Gli abruzzesi spingono Di Luca

I figli d'arte Masciarelli e Rabottini: «Ha la forza per vincere una tappa»

TERAMO. Tutti a Teramo, ad assistere alla volata di Cavendish, pensando alla tappa di oggi, la Tortoreto-Castelfidardo. Anche gli abruzzesi. Danilo Di Luca ci ha fatto un pensierino: «Qualcosa farò, voglio provare a vincere una tappa», ha detto il 35enne di Spoltore portacolori della Katusha, «chissà anche quella di domani (oggi, ndr) potrebbe essere adatta alle mie caratteristiche». Francesco Masciarelli, dell'Astana, ne è convinto: «Domani (oggi, ndr) s'inventerà qualcosa».

Il figlio d'arte, al terzo Giro d'Italia, però pensa solo a Kreuziger, il suo capitano: «Il mio lavoro è quello di aiutarlo. Sono all'Astana, una grande squadra e non c'è spazio per i personalismi. Noi puntiamo al podio con Roman (Kreuziger, ndr). Contador? Non so se ha già vinto la corsa, ma vi posso garantire che è forte». E gli altri abruzzesi? «Dario Cataldo sta facendo molto bene e, ripeto, Danilo (Di Luca, ndr) non chiuderà il Giro in maniera anonima». Alessandro Spezialetti, invece, è il gregario di Michele Scarponi e non si dà per vinto. «Ma quale Giro finito! Per quanto mi riguarda si chiude a Milano. E credo che le tappe del fine settimana saranno decisive. Magari anche quella di domani (oggi, ndr). No, c'è ancora spazio per qualche bella sorpresa. Io punto tutto su Scarponi». Dopo l'arrivo, ai pullman, il 36enne di Pineto è circondato da parenti e amici. «Sono contento, io non devo fare classifica, ho l'imperativo di aiutare la mia squadra. Non penso ad altro». Dal veterano al giovane, ovvero al 23enne Matteo Rabottini. «Io sono qui per fare esperienza», sostiene l'uomo della Farnese Vini-Neri Sottoli, «c'è la voglia di mettermi in evidenza, certo. Ma finora non c'è stata alcuna occasione. Io devo solo imparare e pedalare forte, poi alla fine faremo i conti. Danilo? Vedrete, tenterà il grande colpo». E la maglia rosa? «Contador è il migliore, gli unici che possono insidiarlo sono Scarponi e Nibali». Dario Cataldo, intanto, si gode i primi sprazzi di popolarità. Il nono posto in classifica generale, primo tra gli abruzzesi, ha aumentato la visibilità del 26enne di Miglianico. «Chiaramente questa non era la mia tappa. Sull'Etna ho provato a tenere la ruota di Contador e mi è andata abbastanza bene. E' stato rischioso, ma ho sfruttato la buona condizione fisica. Il mio Giro è legato alla classifica generale, vorrei migliorare la nona piazza. Vedremo...».

Il quinto posto di Oscar Gatto, a Teramo, ha rimesso di buon umore Valentino Sciotti, uno dei patron della Farnese Vini-Neri Sottoli, una delle due squadre abruzzesi al Giro. «Oggi è andata bene, ma ancora meglio è andata sabato scorso quando Gatto ha vinto a Tropea. E' stata una grande soddisfazione per una società come la nostra. Io ero a Hong Kong, mi sono emozionato davanti alla televisione. Sono molto soddisfatto».

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