I protagonisti del calcio dilettantistico 

CASTELLALTO. Il Castelnuovo Vomano è sempre più lanciato verso la terza promozione di fila che la porterebbe in serie D e, uno dei segreti di questo successo, è sicuramente la solidità della difesa,...

CASTELLALTO. Il Castelnuovo Vomano è sempre più lanciato verso la terza promozione di fila che la porterebbe in serie D e, uno dei segreti di questo successo, è sicuramente la solidità della difesa, la migliore d’Abruzzo per media gol subiti e tra le meno battute in tutta Italia. Uno dei protagonisti è il capitano Francesco Terrenzio, il ministro della difesa neroverde, una sicurezza a questi livelli con una carriera alle spalle a calcare i campi di serie C e D. «La mia carriera è iniziata nel settore giovanile della Rc Angolana per poi andare alla Primavera dell’Arezzo e del Chievo Verona quand’era in serie B; poi, tornai alla Rc Angolana in quanto ero di loro proprietà e da lì partì la mia carriera da “grande”. Passai a Fano in C2 sfiorando la promozione in C1, e risultammo tra le migliori difese in Italia; poi Giulianova, la serie D a Taranto, ancora C2 a Chieti e ancora tanta serie D tra Fermana, San Nicolò, Monticelli, Castelfidardo, San Marino e Montegiorgio, fino all’approdo qui a Castelnuovo Vomano; naturalmente da difensore non sono mai stato un grande goleador, pur avendo sempre segnato 1-2 gol a stagione e quest’anno riuscirò a raggiungere il bel traguardo delle 300 presenze, condite da alcuni infortuni che - purtroppo - fanno parte del gioco. Non ho avuto tante gioie per quanto riguarda le promozioni perché ho comunque giocato quasi sempre in squadre che lottavano per altri obiettivi, che comunque sono sempre stati raggiunti e sono soddisfatto di questo. Spero di invertire la tendenza quest’anno a Castelnuovo centrando la vittoria del campionato. A inizio stagione ho ricevuto la chiamata del responsabile dell’area tecnica Cicchi e di mister Di Fabio che già mi aveva allenato per qualche mese, poi del presidente Giancarlo Di Flaviano che mi ha fatto da subito un’ottima impressione sia a livello professionale che umano, confermata poi nel tempo. Un solo incontro è bastato per convincermi a sposare il progetto. Ora a 8 giornate dalla fine sento di aver fatto un’ottima scelta, a prescindere dai risultati che stiamo ottenendo sul campo in quanto ho constatato di trovarmi in un’ottima società con un ambiente fantastico che permette di lavorare al meglio; speriamo di mettere la ciliegina sulla torta con la promozione in serie D. Dobbiamo tenere duro per altre otto gare come abbiamo fatto sempre, sperando che ne bastino anche meno».
Il modello calcistico? «Il difensore che ammiro di più è Chiellini, una roccia difensiva che coi gol che salva è come se segnasse ogni domenica. Io ho un ruolo un po’ diverso in quanto oltre a essere l’ultimo baluardo svolgo anche il ruolo di regista arretrato in fase di possesso palla, è un compito che mi piace ma che necessità di tanto lavoro negli allenamenti». (m.r.)
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