Calcio

Napoli e Inter show: ecco cosa ha detto la prima giornata di Serie A

26 Agosto 2025

Torna il massimo campionato e non mancano le sorprese:  delusione Milan e passo falso Atalanta, vittoria senza affanni per la Juve. Bene la Roma di Gasperini

Genoa vs Lecce

La 124esima edizione del campionato di Serie A si apre con gli anticipi Genoa-Lecce e Sassuolo-Napoli. Al Ferraris va in scena una sfida molto fisica e combattuta, dalla quale nessuna delle due squadre riesce a uscirne vincitrice. Comunque, sarebbe affrettato dare un giudizio sui rossoblu o sui salentini, specie in avvio di stagione: mancano soprattutto lucidità e brillantezza, ma non ci si può lamentare dell’agonismo messo in campo. Le note più liete sono i nuovi arrivi, in particolare per la squadra di casa: il tridente alle spalle di Colombo si è dimostrato fin da subito “frizzante”, capace di creare superiorità con una giocata: Gronbaek ha spesso messo in difficoltà la retroguardia giallorossa, così come Stanciu e Carboni. L’occasione più importante del match capita proprio all’argentino in prestito dall’Inter, in chiusura di primo tempo: imbucata di Gronbaek per Frendrup, che di tacco la appoggia al classe 2005. L’ex Monza apre il piattone e la piazza all’angolino, ma Falcone si esalta e con un riflesso felino nega l’1-0 al Grifone. Pareggio a reti bianche, dunque, tra Genoa e Lecce.

Sassuolo vs Napoli

I Campioni di Italia ripartono da Reggio Emilia e affrontano il Sassuolo, appena tornato nella massima serie dopo solo un anno. I partenopei aggrediscono molto alto gli avversari ed è proprio da un recupero palla che si genera la situazione dell’1-0, al 17’: McTominay intercetta e poi cerca subito Politano, che va immediatamente da Lucca. L’azione sembra aver perso di pericolosità e gli azzurri decidono di ragionare, ma poi dal nulla arriva la stoccata vincente: cross di Politano e incornata perfetta proprio di McTominay. Devastante l’MVP dello scorso campionato, che nel recupero di primo tempo sfiora anche la doppietta centrando in pieno la traversa.

Nella ripresa non cambia il copione: il Napoli attacca e i neroverdi cercano di ripartire, ma senza creare grattacapi alla difesa campana. Il doppio vantaggio sembra nell’aria: Politano scheggia il palo con un tiro deviato al 55’, mentre al 57’ arriva il +2, firmato Kevin De Bruyne: l’ex Manchester City si incarica della battuta di un calcio di punizione e la traiettoria velenosissima beffa Turati. Grande esordio per KDB, ancora non al top della condizione fisica ma dotato di una tecnica sopraffina. Nel finale, espulso Ismael Kone per doppia ammonizione. Conte e i suoi riprendono da dove avevano terminato, con una vittoria mai messa in discussione.

Milan vs Cremonese

In serata Milan e Roma ospitano rispettivamente Cremonese e Bologna. Dopo una stagione estremamente deludente, i rossoneri vogliono provare a lasciarsi tutto alle spalle; dall’altra parte c’è la neopromossa Cremonese, guidata dall’esperto Davide Nicola. I meneghini, nonostante il buon inizio, trovano subito delle difficoltà: non riescono a sbloccare la gara e con il passare dei minuti si abbassa anche il volume di San Siro, dovuto alla protesta della Curva Sud contro i nuovi divieti imposti dalla società. E in questo clima, a tratti di silenzio surreale, la Cremo rompe l’equilibrio: cross morbidissimo di Zerbin per Baschirotto, che in avvitamento sorprende Maignan al 28’. Tuttavia, sul finire di primo tempo, i rossoneri riescono a pareggiare i giochi: Saelemaekers ha le meglio su Zerbin in un contrasto, con l’ex Napoli che resta a terra. Il belga serve poi Estupinan, che è bravo a trovare Pavlovic, lasciato troppo solo di colpire. Nella ripresa il Diavolo sfiora il gol prima con Modric, poi con Pulisic e infine con Fofana, ma l’epilogo è sempre lo stesso: Audero è super e mantiene il risultato sull’1-1.

E nel momento migliore del Milan, succede l’impronosticabile: Baschirotto, tra i migliori in campo, recupera palla sulla trequarti e poi serve Pezzella con il tacco, che mette in area un pallone leggermente arretrato per Bonazzoli: l’ex Inter allora decide di coordinarsi in rovesciata, trovando uno dei gol più belli della sua carriera. Non è nuovo a queste giocate Federico Bonazzoli, che infatti nel febbraio del 2022 aveva segnato in rovesciata proprio ai rossoneri mentre vestiva la maglia della Salernitana. Inizia molto male il campionato del Diavolo, che viene immediatamente sconfitto nonostante il cambio in panchina, con il ritorno alla base di Max Allegri dopo 11 anni. Sebbene sia appena la prima giornata, ci sono già molti campanelli d’allarme per il tecnico livornese, che deve cercare di raccogliere i cocci nel più breve tempo possibile. Se da una parte c’è una squadra che ha deluso, dall’altra c’è un’assoluta sorpresa, che infrange ben tre record in una sola serata: vince per la prima volta nella sua storia contro il Milan e per la seconda in assoluto a San Siro; inoltre, vince per la prima volta una gara inaugurale nel massimo campionato italiano. Una notte storica per Cremona e per Davide Nicola, che ha ormai smesso di sorprendere con le sue imprese.

Roma vs Bologna

La Roma affronta invece il Bologna, fresco detentore della Coppa Italia. C’è voglia di far bene da parte dei nuovi acquisti, in particolare di Ferguson, che ha la concorrenza di Dovbyk per il posto da titolare. L’attaccante in prestito dal Brighton si dimostra immediatamente voglioso, creando ben 3 occasioni nel primo quarto d’ora. Fa notare subito il suo ampio repertorio: prima la velocità, con cui scappa via a Casale, poi la capacità di farsi trovare tra le linee, infine il colpo di testa, con cui sfiora il gol per centimetri. La Magica è dominante nella prima frazione di gara, nella quale gli manca solo il gol: Cristante ci va più vicino di tutti, colpendo un palo in girata aerea. La prima occasione da gol nella ripresa è per i felsinei, l’unica della gara, con El Toto Castro: da posizione più che defilata, l’argentino tenta di sorprendere Svilar, spaccando la traversa.

Dopo poco però arriva il gol che sblocca il match, da parte di un altro nuovo acquisto, Wesley: il brasiliano prova a controllare un lancio millimetrico di Cristante e se la allunga troppo, ma viene favorito da una disattenzione clamorosa di Lucumi, che manda l’ex Flamengo a tu per tu con Skorupski. Non può sbagliare da lì e sigla così il primo gol con la maglietta giallorossa, nonché il primo della nuova gestione Gasperini. Ci si aspetterebbe una reazione dei rossoblu, ma invece sono i capitolini ad accarezzare il 2-0, sprecato malamente da Kone: uno-due tra Wesley e Ferguson, con l’irlandese che arriva sul fondo e offre un suggerimento invitantissimo per il francese. Il 24enne nato a Colombes ha il tempo per agganciare e tirare, ma mastica troppo il tiro, graziando gli emiliani. Vittoria alla prima per Gasp, che sembra già essere riuscito in così poco tempo a diffondere le proprie idee alla sua squadra; delude invece il Bologna di Italiano, mai realmente in partita.

Cagliari vs Fiorentina

La domenica inizia con le sfide Cagliari-Fiorentina e Como-Lazio. All’Unipol Domus gli uomini dell’esordiente Pisacane partono subito bene, sfiorando immediatamente il gol con Folorunsho da calcio d’angolo: il centrocampista italiano svetta sul corner di Esposito, con De Gea che respinge anche con un pizzico di fortuna e Gosens completa il salvataggio, allontanando la sfera sulla linea di porta. I rossoblu giocano meglio dei viola sul piano tattico, ma è la squadra di Pioli a trovare il vantaggio, grazie alla qualità dei suoi ragazzi: cross perfetto di Gudmundsson per la testa di Mandragora, che con un colpo da biliardo insacca alle spalle di Caprile. Tutto da rifare per i sardi. I padroni di casa si rifanno subito sotto, ma un gran De Gea nega il pari a Gaetano. Quando sembra tutto ormai scritto, arriva l’1-1: punizione di Gaetano e incornata di Luperto, sulla quale stavolta l’estremo difensore dei Gigliati non si fa trovare all’altezza, facendosi sfuggire il pallone dalle mani. Pareggio tra rossoblu e viola, che iniziano con un punto il loro campionato.

Como vs Lazio

Al Sinigaglia il Como ospita la Lazio, che ha passato un’estate in estrema difficoltà a causa del blocco del mercato imposto dalla FIGC. Primo tempo giocato ad altissima intensità, specialmente dai biancoblu: Vojvoda su tutti fa compiere gli straordinari a Provedel, molto reattivo. Nella ripresa si accende la stella della serata: Nicolas Paz Martinez, noto a tutti come Nico Paz. Al 47’ l’argentino si libera di Nuno Tavares con una giocata sublime e poi imbuca per Douvikas, che non sbaglia davanti a Provedel, sbloccando il parziale. Al 63’, invece, accade un evento storico per la nostra Serie A: Castellanos scappa sul filo del fuorigioco alla difesa lariana e trafigge Butez, ripristinando l’equilibrio.

Il gol viene però annullato in un secondo momento dall’arbitro Manganiello, che spiega a tutto il pubblico la sua decisione. Il Como chiude meritatamente la partita al 73’, con un’altra magia di Nico Paz: il nuovo 10 biancoblu disegna una traiettoria meravigliosa da calcio di punizione diretto, togliendo le ragnatele dall’incrocio dei pali. Nel finale, Vojvoda sfiora il tris, colpendo la traversa dopo essersi liberato dalla marcatura di Guendouzi. Continua a brillare il Como di Fabregas, sempre più divertente da guardare, mentre è amaro il ritorno di Sarri sulla panchina dei capitolini.

Atalanta vs Pisa

Alle 20.45 di domenica Pisa e Parma fanno visita ad Atalanta e Juventus. Al Gewiss Stadium si affrontano due delle tre squadre nerazzurre del nostro campionato, con la prima che si ritrova con un Retegui in meno e un Lookman da separato in casa, mentre la seconda torna in A dopo 34 anni. Sorprendentemente, è la squadra di Gilardino ad andare in vantaggio, al termine di una bella azione: al 26’, Toure scappa sulla destra a Zalewski e poi crossa in area, dove arriva Moreo che con il tacco favorisce Angori. Il 2003 di Arezzo la rigioca immediatamente in mezzo, trovando la sfortunata deviazione nella propria porta di Hien. Prima del duplice fischio dell’arbitro Arena arriva anche la chance per raddoppiare, ma un miracoloso Carnesecchi sventa con un colpo di reni la conclusione ravvicinata di Moreo.

Tuttavia, la Dea pareggia poco dopo essere rientrati dagli spogliatoi, grazie al ritorno al gol di Gianluca Scamacca: servito tra le linee da Pasalic, l’ex Sassuolo se la porta sul destro e pesca l’angolino alla sinistra di Semper, tornando a iscrivere il proprio nome sul tabellino a 455 giorni di distanza dall’ultima volta. Inizia ora il dominio atalantino, che però non riesce a sfondare il muro toscano: Zalewski è molto ispirato e dalla fascia sinistra disegna due grandi traiettorie per Scamacca prima e per Bellanova poi, ma la traversa e un super Semper negano il 2-1. È sempre Semper a prendersi la scena a 20 dal 90’, salvando il risultato con un’autentica prodezza: Maldini si ritrova a tu per tu grazie a un rimpallo, ma non riesce a ingannare l’estremo difensore pisano. Inizio negativo per Juric, reduce da una stagione senz’altro deludente alla Roma prima e al Southampton poi; gran prestazione e punto preziosissimo invece per il Pisa.

Juventus vs Parma

Contro il Parma riprende anche il campionato della Juventus, che contro ogni pronostico ha optato per la conferma di Igor Tudor in panchina. Nei primi 45 minuti si vedono poche emozioni, più per i bianconeri che per i crociati, ma con solo un’occasione degna di nota al 13’: Conceicao schiaccia di testa un cross dalla trequarti di Thuram e Suzuki smanaccia in corner, evitando rischi. Nel secondo tempo, invece, la partita diventa più divertente: dopo appena 70 secondi Pellegrino colpisce a botta sicura con la porta praticamente spalancata ma gli si oppone Bremer, che con un salvataggio straordinario evita lo svantaggio. Il pericolo creato dai Ducali ha effetto positivo sulla Vecchia Signora, che reagisce subito: prima Yildiz manca il bersaglio per pochissimo, poi Conceicao prende il palo con una conclusione deviata da Keita. Il gol sembra cosa fatta e arriva pochi minuti dopo, al 59’: uno straripante Yildiz salta secco Keita e poi mette in area un pallone rasoterra, che David sfrutta anticipando tutti.

Prima rete in bianconero per l’ex Lille, subito molto coinvolto dalla squadra. Il momento chiave della gara è all’83’, però: su un cambio campo, Cambiaso aggancia e viene toccato da Lovik, rispondendo al fallo con una manata in faccia al giocatore norvegese. Immediata l’espulsione per l’esterno italiano, che riceverà almeno due turni di squalifica, saltando così il derby d’Italia alla terza giornata. Tuttavia, le Zebre riescono a chiudere subito il match: ripartenza della coppia Yildiz-Vlahovic, con il serbo che riceve il secondo assist della gara del turco e infila Suzuki. Potrebbe essere l’ultimo gol della sua carriera davanti allo Juventus Stadium, ma ciò che è certo è che il 9 ha sempre dato il 100% nonostante le critiche e i momenti di difficoltà, specie nell’ultimo anno. Vittoria alla prima anche per la Juve, mentre non inizia nel migliore dei modi l’avventura di Cuesta, anche se l’avversario non era certo dei più semplici.

Udinese vs Verona

Il primo posticipo del lunedì vede affrontarsi Udinese e Verona. Il primo tempo è di studio tra le due squadre, senza particolari squilli da ambedue le parti. Succede tutto nella ripresa: si rende subito pericoloso l’Hellas con il nuovo acquisto, Giovane, che prima impensierisce Sava e poi colpisce una traversa, con una gran conclusione mancina. Ma dopo appena 2 minuti è la squadra di Runjaic a trovare il vantaggio: corner perfetto di Lovric per l’incornata da due passi di Kristensen, che non lascia scampo a Montipò. Giocano un po’ più spensierati ora i friulani, che scheggiano anche loro una traversa con Zarraga, a seguito di un gran tiro dalla distanza. Si conosce il detto “Chi di spada ferisce, di spada perisce”, ed è così anche qua: i gialloblu pareggiano la gara con la stessa arma con cui erano stati trafitti dai bianconeri, il calcio d’angolo: batte Frese, la spizza Giovane e realizza il nuovo capitano Serdar, che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. Nel finale i padroni di casa sfiorano il 2-1, ma è nuovamente la traversa a essere protagonista, che stavolta respinge la conclusione di Kamara. Udinese e Verona si dividono la posta in palio, iniziando la stagione con un buon punto.

Inter vs Torino

L’Inter chiude la prima giornata, affrontando il Torino nelle mura amiche di San Siro. La partita è senza discussione, con i nerazzurri che dominano fin da subito gli avversari. Il vantaggio arriva al 18’ con Bastoni, che attacca il primo palo da situazione di palla inattiva e indirizza verso la porta, con il pallone che accarezza il montante e va in rete. Supremazia territoriale del Biscione, che dopo 36 minuti si ritrova sul 2-0: Thuram contende la sfera con Masina, poi Sucic viene favorito da un tocco sbagliato di un giocatore granata e, senza guardare, serve perfettamente Thuram, che batte Israel con un diagonale chirurgico. Acerbi sul finire di primo tempo e Thuram a inizio secondo sfiorano il 3-0, che si concretizza al 52’ con il gol del capitano Lautaro Martinez: il bomber argentino approfitta di un clamoroso errore in impostazione della retroguardia piemontese e in scivolata anticipa l’uscita di Israel. Gol cercato a più riprese dal Toro e arrivato forse nella maniera che meglio descrive il suo modo di giocare, perché attacca con cattiveria un pallone corto di Gineitis verso il proprio portiere e si lancia in scivolata per poterlo superare.

A mettere il punto esclamativo sulla partita nerazzurra ci pensa Thuram, che realizza la doppietta personale al 62’: traversone arcuato di Bastoni per il figlio d’arte, che svetta in testa a Biraghi e vola al primo posto della classifica marcatori. Nel finale si aggiunge alla festa anche Ange-Yoan Bonny, dopo soli 5 minuti dall’ingresso in campo: altra grave disattenzione in fase di costruzione della difesa granata, con Dumfries, Mkhitaryan e Lautaro che dialogano di prima e poi servono l’ex Parma, bravo ad agganciare e a spiazzare l’ex portiere dello Sporting. La nuova Inter di Chivu vince e convince, mentre il Toro è rimandato. Una piccola nota di merito alla prestazione di Sucic, che all’esordio da titolare a San Siro non trema e anzi si impone, con giocate di qualità e tanta corsa. Infine, anche una critica al Torino: conosciamo bene il modo di giocare delle squadre di Baroni ed è vero che siamo solo alla prima giornata, tuttavia la costruzione dal basso è un’arma a doppio taglio che forse è meglio evitare se non si hanno i giocatori con le giuste qualità o la giusta attenzione, altrimenti si rischia continuamente di subire gol.

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