Lanciano, tre colpi per ripartire: ecco le richieste di D’Aversa

15 Giugno 2015

Il tecnico non si opporrà alle cessioni di Piccolo e Thiam. Si valuta il 3-5-2

LANCIANO. È questa probabilmente la prima vera settimana di calciomercato per la Virtus Lanciano: dopo voci, colloqui informali e sondaggi, la dirigenza rossonera deve iniziare a costruire la rosa da mettere a disposizione del tecnico Roberto D’Aversa. Non ci sono scadenza particolarmente stringenti, ma tra le richieste dell’allenatore c’è quella di avere sotto mano per l’inizio del ritiro, che comincia il secondo week-end di luglio, almeno i tre quarti dell’organico. Chi parte bene è a metà dell’opera, e per partire bene bisognerà non farsi trovare impreparati di fronte agli eventi meno strettamente sportivi, come il futuro di alcuni club, a partire dal fallimento del Parma e da quanti ambiscono al probabile ripescaggio, con il Brescia in prima fila.

D’Aversa vuole un rinforzo pesante per ogni reparto; pare che non abbia posto veti particolare alle partenze di elementi che hanno offerte, ma ha dato la priorità all’arrivo di un centravanti da doppia cifra, a un centrocampista di qualità preferibilmente mancino, e a un difensore centrale.

Le prime indicazioni del tecnico non sarebbero neanche state vincolate allo schema adottato nell’ultima stagione, il 4-3-3 che la Virtus predilige dal 2010-2011, quando c’era Andrea Camplone in panchina. D’Aversa è pronto a fare di necessità virtù nel caso dovessero partire anche Antonio Piccolo e Mame Thiam. Anziché andare a caccia di altri due esterni di qualità, potrebbe tornare a puntare sul 3-5-2 con il quale aveva messo in campo la Virtus nello scorso precampionato.

In questo caso, restando Piccolo e Thiam, si potrebbe parlare di un attacco già pressoché completo, al quale mancherebbe solo uno “stoccatore” coi fiocchi. Tra l’altro Piccolo potrebbe anche essere schierato come seconda punta: questo ruolo gli è stato assegnato ad esempio nel primo tempo di Siena-Virtus di due anni fa, quando Marco Baroni optò proprio per un 3-5-2 con coppia d’attacco Piccolo-Thiam, e il 10 rossonero non sfigurò affatto.

Con un centrocampo a cinque sarebbe anche più facile far giostrare i mediani in rosa, a partire da Fabrizio Paghera e Armin Bacinovic, sul quale D’Aversa ripone grande fiducia per la stagione a venire.

Per quanto riguarda questo settore del campo, è vicino al rinnovo del prestito Davide Agazzi; ci sono Domenico Di Cecco e Gaetano Vastola che presto dovrebbe sottoscrivere un nuovo contratto; e si sta tentando di stringere per alcuni giovani di prospettiva.

Come anticipato nei giorni scorsi, la Virtus corteggia Lorenzo Pellegrini della Roma Primavera e Leonardo Capezzi di proprietà della Fiorentina. Ci sono da superare sia la concorrenza di altre formazioni di B, sia l’ipotesi di una partenza in ritiro con il club di appartenenza: ma la possibilità si una maggiore malleabilità della mediana virtussina, e quindi più opportunità di giocare, potrebbe essere un punto a favore dei frentani.

Del resto D’Aversa ha sempre detto che non considera il 4-3-3 un dogma, e che imposta la squadra in base alle caratteristiche dei giocatori a disposizione. Ad ogni modo, che il reparto arretrato sia a 4 o a 3, lì bisogna intervenire, sicuramente e con innesti di qualità.

Di certo ci saranno come centrali Antonio Aquilanti e Magnus Troest, Federico Amenta le cui condizioni però sono un’incognita, Nicolas Di Filippo che rientra dal prestito a Melfi: forse poco per puntare sul 3-5-2, e non abbastanza per il 4-3-3 se Aquilanti viene considerato un esterno. Da non dimenticare che i grattacapi della Virtus al momento non sono limitati al terreno di gioco.

La società è alle prese con la grana distinti, che può ripercuotersi sulla campagna abbonamenti. Per quanto riguarda invece la gestione della rosa, il club è chiamato a reintegrare lo staff a disposizione di D’Aversa, perché il preparatore atletico Ivano Tito ha fatto la valigie.

Già alle dipendenza tra gli altri di Modena, Perugia e Benevento, Tito si è accasato ad Avellino: in Irpinia lavorerà con Attilio Tesser, ex allenatore della Ternana che prende il posto sulla panchina biancoverde di Massimo Rastelli, che invece è passato al Cagliari.

Andrea Rapino

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