L’Aquila riparte con Pochesci in panchina. Banegas prende tempo per il rinnovo

I rossoblù scelgono l’allenatore, ufficializzato anche il nuovo ds: è Rossini. I rossoblù in stallo per l’attacco dopo la partenza di Sereni (Nella foto, il nuovo tecnicoPochesci, il presidente Baiocco e il dirigente Rossini)
L’AQUILA. L'Aquila, arriva l'ufficializzazione: Sandro Pochesci è il nuovo responsabile tecnico che guiderà la compagine rossoblù nella prossima stagione. L'incarico di direttore sportivo che affiancherà l'allenatore in prima linea, è stato affidato a Gianluca Rossini, che è già attivo nel mercato. Tardano invece ad arrivare i nuovi nomi. Nel frattempo Marcello Sereni, jolly e anima degli undici rossoblù, ha lasciato il capoluogo direzione Teramo dopo quattro mesi incredibili in rossoblù, coronati da 7 reti, 6 assist e 13 presenze. Sicuramente è un brutto colpo per L'Aquila che avrà previsto partenze di questo tipo tra i nomi in scadenza. Proprio per questo ci si chiede quando la società presenterà la nuova rosa.
Non si sa chi prenderà il posto dell'esterno offensivo Sereni, ma sembra che L'Aquila non perderà altri attaccanti nonostante tardi ad arrivare la risposta di Banegas, tornato in Argentina dopo la fine del campionato. I tifosi aquilani continuano ad aspettare e sperare, mentre Sandro Pochesci, appena nominato, continua ad aggirarsi nei pressi dello stadio osservando e studiando la sua futura squadra.
A proposito dell'impianto, entro una ventina di giorni lo Stadio Gran Sasso d'Italia-Italo Acconcia sarà spoglio del settore ospiti lato nord che è in corso di abbattimento. Continuano quindi le opere di adeguamento e miglioria che saranno completate entro la fine della prossima stagione. Il nuovo stadio avrà un volto nuovo, ma il progetto è partito parecchi anni fa. Sono cambiati i colori, sono state costruite nuove tribune e si è dato un primo assetto innovativo e professionistico. Al termine dei lavori di riqualificazione l'impianto sarà dotato di uno stadio di calcio polivalente, un'arena per l'Academy, quattro campi da padel, sala riabilitativa, un museo, un ristorante, negozi e altre costruzioni necessarie a rendere la permanenza al suo interno una gioia per tifosi di casa e ospiti. Il nuovo Gran Sasso disporrà di 7500 posti a sedere. In ultimo, ma importantissimo, l'infrastruttura è progettata per ridurre al minimo le emissioni, divenire sostenibile e operativo 7 giorni su 7 con eventi di ogni tipo.
Per far tornare la gente allo stadio non resta che presentare la nuova squadra al pubblico e coinvolgerlo a sperare per il meglio. I rossoblù avranno un unico imperativo, che la società ha già chiesto più volte di onorare, quello di dare il massimo e provare a vincere un campionato che si prospetta essere uno dei più combattuti e interessanti degli ultimi anni.
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