Vincenzo Marinelli, presidente onorario del Pescara e dirigente della nazionale under 21

il dirigente di lungo corso tra biancazzurri e under 21 

Marinelli bacchetta Pillon: «Con Zauri giocheremo meglio»

Il dirigente di lungo corso, tra biancazzurri e under 21, parla di delusioni forti dopo l'eliminazione del Pescara ai play off.

PESCARA . Una delusione forte, la seconda a meno di un mese di distanza dall’eliminazione del Pescara ai play off. Vincenzo Marinelli, presidente onorario del Delfino e storico dirigente dell’under 21, fa ancora fatica a digerire l’uscita dagli Europei degli azzurrini e la mancata qualificazione alle Olimpiadi 2020. «Non andare a Tokyo è il mio più grande cruccio», confessa Marinelli, «pensavo di chiudere la mia lunga esperienza di dirigente dell’under 21 ai Giochi Olimpici in Giappone, ma il sogno non si è avverato». Dopo aver battuto la Spagna l’Italia di Gigi Di Biagio ha perso contro la Polonia, poi a nulla è valso il successo con il Belgio. «Contro la Spagna abbiamo disputato una partita meravigliosa. Purtroppo, nel calcio contano gli episodi e il ko con la Polonia, che ha fatto mezzo tiro in porta, è stato assurdo. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi che hanno dato l’anima. Di Biagio ha ragione quando dice che la sua esperienza non è stata fallimentare. Ultimamente è stato fatto un gran lavoro e, dopo la mancata partecipazione dell’Italia ai Mondiali di Russia, abbiamo risvegliato la passione per le nostre Nazionali. A Bologna, nelle sfide contro Spagna e Polonia c’erano 30.000 spettatori, a Reggio Emilia 20.000 con il Belgio. Un tifo straordinario».
Il pareggio tra Francia e Romania era prevedibile, ma in discussione c’è soprattutto la formula bizzarra degli Europei. «Le gare si sarebbero dovute giocare in contemporanea. Ora lo hanno capito e ai prossimi Europei saranno 16 le squadre partecipanti e non più 12». La nota stonata dai talenti più attesi, Moise Kean e Nicolò Zaniolo, che la mattina della partita con il Belgio sono arrivati in ritardo alla riunione tecnica scatenando le ire di Di Biagio. «Il gruppo deve avere delle regole, da noi non si sgarra. Sono bravi ragazzi, ma devono capire che il rispetto, la puntualità e la disponibilità sono indispensabili per far parte di una squadra». Resta la convinzione di avere tanti calciatori di prospettiva. «Molti hanno già debuttato con Mancini e sono certo che diventeranno dei pilastri dell’Italia. Giocatori come Barella, Pellegrini e Chiesa sono già pronti per i grandi palcoscenici».
L’under 21 avrà un nuovo ct. «Nel calcio quando i risultati non arrivano si tende a cambiare, ma Di Biagio resta un ottimo allenatore ed è anche una persona eccezionale». Dopo l’eliminazione dall’Europeo, Marinelli è rientrato a Pescara per seguire da vicino le mosse dei biancazzurri sul mercato. L’assalto alla serie A ripartirà con Luciano Zauri in panchina. «In Primavera ha dimostrato di essere bravo e speriamo che riesca a emulare alcuni suoi predecessori, come Di Francesco, Bucchi e Oddo. Sono convinto che il Pescara giocherà meglio rispetto all’anno scorso». Il calcio proposto da Bepi Pillon non lo ha entusiasmato. Marinelli non ha nascosto il suo disappunto quando, nel secondo tempo della semifinale di ritorno contro il Verona, il tecnico veneto ha sostituito Sottil facendo entrare Campagnaro. «Mi ha fatto arrabbiare perché in quella fase stavamo tenendo bene il campo», conferma il dirigente pescarese, «non c’era motivo per togliere un attaccante e inserire un difensore. Peccato, credo che un’occasione così propizia per andare in A non ci capiterà più. Certo, come sempre Sebastiani allestirà una rosa competitiva, però quest’anno avevamo la strada spianata». Il Palermo non si è iscritto, Chievo e Trapani si sono salvate in extremis. «Il fatto di non avere problemi economici è già un successo, Sebastiani ha fatto cose impensabili tenendo i conti in ordine e costruendo squadre forti. Eppure, molti continuano a contestarlo. Francamente, è una situazione demoralizzante». La B inizierà il 24 agosto. «Mi aspetto una partenza sprint del Pescara».
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