Il centrocampista albanese del Pescara Ledian Memushaj, 33 anni

VERSO LA RIPRESA

Memushaj: è giusto provare a ripartire, sarà un altro Pescara 

Il centrocampista: «Senza infortuni e con 30 punti in palio tutto può accadere. E io continuo a pensare positivo»

PESCARA. Il ritorno in campo si avvicina, sarà un’estate rovente e non solo per le alte temperature. Per il Pescara la posta in palio è altissima, bisogna risalire la classifica e dare un senso a una stagione che finora ha riservato più delusioni che gioie ai tifosi. Ledian Memushaj ha una gran voglia di ricominciare, il virus fa meno paura ed è lecito provare a ripartire.
Memushaj, pronto a tornare nella mischia?
«Sì, speriamo di cominciare presto gli allenamenti collettivi (dovrebbero iniziare lunedì, ndc). Abbiamo lavorato bene nelle sedute individuali, però ci mancano le partite, l’agonismo e la competizione».
Sarà un problema tornare subito in forma?
«Abbiamo svolto i test e i risultati sono stati soddisfacenti, ora avremo circa tre settimane per presentarci in buone condizioni al primo appuntamento con la Juve Stabia. Certamente, per ritrovare il ritmo-partita servirà tempo, ma sarà così per tutti».
Rischio infortuni e orari delle gare (16,30, 18,45 e 21): i calciatori sono in allarme.
«Andremo incontro a qualche problema di natura fisica, bisogna metterlo in conto. Le squadre non si fermano mai per tre mesi, nemmeno tra la fine di una stagione e l’inizio di quella successiva. Gli orari? Ho qualche perplessità su quello delle 16,30, farà caldo e preferirei giocare più tardi».
Preoccupati per il virus?
«No, il Paese è ripartito con tutte le attività e anche il calcio deve provarci. È giusto fare un tentativo e speriamo di tornare presto alla normalità. Inoltre, noi calciatori abbiamo già effettuato tanti esami, saremo controllatissimi e i rischi di essere contagiati saranno minimi».
Legrottaglie ha detto: “So di giocarmi il futuro in dieci partite”. Lei cosa pensa?
«Il discorso riguarda tutta la squadra, non solo l’allenatore. In ballo c’è il futuro del Pescara e speriamo di raggiungere l’obiettivo insieme a Legrottaglie».
Quale sarebbe, salvezza o play off?
«Innanzitutto dobbiamo allontanarci dalla zona retrocessione, poi potremo pensare ad altri traguardi. Dieci finali? Sì, ma bisogna concentrarsi su una gara per volta, io sono già proiettato al match con la Juve Stabia. La classifica dice che si tratta di uno scontro salvezza, quindi dobbiamo vincere per forza».
Si aspettava una stagione così problematica?
«No, credevo che potessimo disputare un torneo migliore. Abbiamo avuto qualche problema e i numerosi infortuni ci hanno penalizzato, con la rosa al competo sarà diverso. Dobbiamo essere forti, ci sono 30 punti a disposizione e può succedere di tutto. In cuor mio non ho smesso di credere nei play off, ma, ripeto, bisogna pensare a una gara per volta».
Nei giorni scorsi sono iniziate le consultazione sul taglio stipendi. Avete trovato un’intesa con la società?
«Stiamo discutendo con la massima serenità e di sicuro alla fine troveremo un punto di incontro. In squadra ci sono contratti differenti e ognuno, giustamente, ha le proprie idee sulla questione relativa alla riduzione degli stipendi. Credo che non sarà semplice sottoscrivere un accordo collettivo, ecco perché non escludiamo il ricorso a trattative singole. In ogni caso, a breve tutti sigleremo un’intesa con la dirigenza, non ci sarà nessun problema, ne sono certo».

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