«Non tornerò sui miei passi» Un futuro all’estero per l’ex ct
RIO DE JANEIRO. Il giorno dopo di Cesare Prandelli è un vero e proprio day after. Le valigie per il rientro in Italia, due parole con la compagna Novella per decidere dove andare in vacanza, i tanti...
RIO DE JANEIRO. Il giorno dopo di Cesare Prandelli è un vero e proprio day after. Le valigie per il rientro in Italia, due parole con la compagna Novella per decidere dove andare in vacanza, i tanti messaggi ricevuti dagli amici, tra loro l’abbraccio di Matteo Renzi. E poi qualche pensiero al calcio estero. Dopo aver rassegnato le sue dimissioni assumendosi tutte le responsabilità del fallimento azzurro, il commissario tecnico degli ultimi quattro anni ha cominciato ieri mattina a fare vita da ex ct.
«No, indietro non torno. Per nessuna ragione», ha confessato agli amici, quando in tanti dall’Italia gli chiedevano come si sarebbe comportato di fronte alla richiesta di Abete di ripensarci. Lunedì il consiglio federale dovrà ratificare il suo addio e quello del presidente Figc: difficilmente ci potrà essere il disco verde al nuovo allenatore – Allegri e Mancini in pole nelle quote, con Guidolin outisider – più probabile che quel posto rimanga vacante per un po’. D’altra parte, il tasso di litigiosità del calcio italiano è stato in questi quattro anni uno dei crucci di Prandelli.
Che non aveva mai nascosto il desiderio, finita l’avventura azzurra, di andarsene a respirare altra aria, all’estero. Oggi che si sente responsabile ma con la coscienza a posto per la coerenza nelle dimissioni, Prandelli ha incassato la solidarietà di tanti. Ha condiviso con le persone a lui più vicine la solidarietà arrivata da casa, insieme alle critiche: gli hanno fatto piacere il messaggio inviato dal suo amico premier, un abbraccio ideale, ma anche le parole di Camoranesi: «All’estero l’immagine della Nazionale è cambiata, non si parla di più di catenaccio: e il merito è di Prandelli», ha detto l’italo-argentino dopo l’eliminazione.
Ora l’ex ct si guarderà intorno: non intende prendersi un anno sabbatico, e spera se non riuscirà a trovare una soluzione di non star fermo più della prossima stagione, oramai alle porte. Ma quelle parole di Camoranesi gli ronzano per la testa. «Ecco, l’estero... Magari si aprisse una porta», confessa in queste ore ai suoi cari.
Nei mesi scorsi il nome di Prandelli era stato associato alla panchina del Tottenham ma poi il rinnovo con la Figc aveva ovviamente fatto sfumare l’ipotesi. Certo, a questo punto non sarà facile per Prandelli trovare una panchina di prestigio anche all’estero anche perchè le squadre più importanti sono tutte sistemate anche se la prospettiva di avere l’ex ct vicecampione europeo potrebbe qualche club a fare un ripensamento in tale senso.