Pescara-Monza, la diretta della partita

Contro i brianzoli una gara delicata: ora serve la svolta. Vivarini si affida a Caligara, a centrocampo fuori Squizzato e Brandes
PESCARA. Quella di oggi allo stadio Adriatico-Cornacchia è una sfida sulla carta difficilissima ma il Pescara ha tanti buoni motivi per provare a fare l’impresa contro il Monza. I numeri dicono che Colpani e compagni sono ad oggi la squadra più in forma (e più forte) del campionato con cinque successi nelle ultime cinque gare e un organico pieno zeppo di giocatori che in A ci starebbero alla grande. Tra i tanti motivi per provare a firmare l’impresa c’è quello di onorare Giovanni Galeone. Poi c’è la rabbia e la cattiveria accumulata in settimana per la brutta figura di Palermo che oggi deve trasformarsi in energia positiva. Buone notizie per Vivarini: Oliveri e Meazzi stanno bene, assenti oltre a Pellacani, che ha chiuso la stagione in anticipo, Olzer, Merola e Tsadjout.
Ecco la nostra diretta:
11′ Ammonito Corbo
7′ Colpani su punizione impegna Desplanches che devia sul fondo
5′ Pessina atterrato a pochi metri dall’area di rigore biancazzurra. Opportunità per il Monza
2′ Pescara insidioso in attacco con Di Nardo
1' Dopo il bel minuto di raccoglimento per ricordare Galeone, si parte. Il Pescara gioca con il lutto al braccio.
TABELLINO
PESCARA (3-5-1-1) - Desplanches, Capellini, Brosco e Corbo; Letizia e Corazza; Caligara, Valzania e Dagasso; Meazzi, Di Nardo. A disp.: Saio, Profeta, Oliveri, Gravillon, Giannini, Brandes, Squizzato, Graziani, Berardi, Cangiano, Tonin, Okwonkwo, Sgarbi, Vinciguerra. All. Vivarini
MONZA (3-4-2-1) - Thiam, Delli Carri, Ravanelli e Carboni; Ciurria e Azzi; Pessina e Obiang; Colpani, Keita, Mota. A disp.: Pizzignacco, Brorsson, Lucchesi, Caprari (ex), Sardo, Zeroli, Colombo, Galazzi, Bakoune, Birindelli, Capolupo, Petagna, Strajnar, Maric. All. Bianco
ARBITRO: Luca PAIRETTO della sezione di Nichelino. ASSISTENTI: Giorgio PERETTI (Verona) e Khaled BAHRI (Sassari). QUARTO UOMO: Mario PERRI (Roma 1). VAR: Alessandro PRONTERA (Bologna). AVAR: Stefano DEL GIOVANE (Albano Laziale).
Le dichiarazioni pre partita. Conferenza stampa ricca di spunti, impossibile non partire dal commento di Vivarini sulle parole durissime parole del presidente Sebastiani del post Palermo. «Io ho a cuore il Pescara. Sto lavorando nei dettagli per curare ogni particolare. Penso a fare il massimo per la squadra. Non mi piace perdere come successo a Palermo. Ho parlato con Sebastiani, la squadra lavora e sviluppa valori adeguati alla categoria. Sono d’accordo con il presidente quando dice che dobbiamo migliorare ancora. Ma non solo l’aspetto fisico». Come è l’umore di Vivarini ripensando a quell'intervista? Si capisce quando gli viene chiesto di Galeone. «Mi avete fatto tornare il sorriso. Non ho avuto la fortuna di essere allenato da lui, ma con Gale abbiamo vissuto le cose più belle. Fuori dal campo l’ho conosciuto nella mia Francavilla. Ne è valsa davvero la pena.».
Le scelte. Colpo di scena a centrocampo: possibile novità con Caligara mediano preferito a Brandes e Squizzato. Per Oliveri possibile spezzone di gara nel secondo tempo, mentre il dubbio è chi giocherà a supporto di Di Nardo. Meazzi, Sgarbi e Vinciguerra si contendono una maglia, Sgarbi appare favorito ma Vivarini deciderà solo oggi dopo aver sentito Meazzi. La volontà è di non rischiare nuovi infortuni. Sempre 3-5-1-1 il sistema di gioco, Desplanches tra i pali, in difesa Capellini, Brosco e Corbo. Caligara agirà da play e Valzania con Dagasso interni di centrocampo, sulle corsie laterali Letizia e Corazza. Davanti Sgarbi in vantaggio su Meazzi e Vinciguerra, a supporto di Di Nardo. «Abbiamo fatto una settimana piena di lavoro, Oliveri è recuperato, sessa cosa per Meazzi. Se giocheranno subito? Ho il dubbio e me lo tengo fino alla fine».
Il confronto. Vivarini ha poi parlato della settimana di lavoro appena conclusa e del confronto con i suoi giocatori. «È’ stato crudo. Ho chiesto cosa ne pensavano di loro stessi. Abbiamo messo in evidenza la brutta figura fatta per poi ragionare su come reagire con rabbia. È stato un dialogo diretto e duro. Il focus è il rientro dopo l’intervallo». A proposito di brutte figure dopo l’intervallo. «Genova e Palermo erano anche le terza gare in una settimana con rotazioni ridotte causa infortuni, ma non voglio più crolli dopo un gol subito».
Gli avversari. «È la squadra più forte al momento dopo le difficoltà che ha avuto a inizio anno. Nelle cinque vittorie fatte il Monza ha sempre messo alle corde l’avversario. Dobbiamo essere bravi a difenderci per poi sviluppare il nostro gioco. Non dobbiamo arrivare agli uno contro uno ma servirà lavorare di squadra. Se poi riusciamo a tenere il pallino del gioco possiamo metterli in difficoltà».
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