Rivoluzione in casa Giulianova: Pierantoni al posto di Cappellacci

Mucciconi solleva dall’incarico il tecnico e il ds Triboletti e affida la parte sportiva a D’Ercole. Andrea Pierantoni (foto) arriva in giallorosso :l’ex allenatore della Rc Angolana ritrova il capitano Esposito
GIULIANOVA. Lunedì sera, dopo la riunione del consiglio d’amministrazione del Giulianova calcio, Roberto Cappellacci era saldamente in sella alla guida della squadra giallorossa. E ora al suo posto sta per arrivare Pierantoni, ex allenatore dell’Angolana, esonerato per far posto ad Epifani che non è poi riuscito a portare la squadra nerazzurra in serie D. Non solo, ma sull’altare del brutto avvio di campionato dei giuliesi, sarebbero stati sacrificati anche Marco Triboletti e Paolo D’Ercole, il direttore sportivo e quello organizzativo, poi divenuto tecnico.
Il tecnico non ha espresso pareri positivi sui due direttori e con Triboletti le liti erano state continue a partire dalla sconfitta in Coppa Italia con il Notaresco.
Ieri mattina, dunque, il quadro sembrava nitidamente dipinto e la notizia si spargeva velocemente in città. Ma, nel frattempo, sono avvenute altre cose tenute più o meno segrete per tutelare i protagonisti. Lo ha dichiarato il presidente Mucciconi che avrebbe sentito anche la squadra e qualcuno con lui ha parlato: da quello che si è appreso, se non proprio i giocatori, qualcuno che li rappresenta non ha espresso giudizi lusinghieri sul tecnico.
Intanto bisognava fare due cose, comunicare l’esonero a Marco Triboletti che erta fuori Italia per motivi di salute. Sappiamo che l’ormai ex direttore sportivo è stato raggiunto dall’annuncio mentre si trovava in aereo per tornare in Italia e sarebbe rimasto comprensibilmente male della decisione persa dalla società. Legato agli allenatori il destino di Triboletti, esonerato dopo l’esplosione del “caso-Cerasi”, richiamato direttamente da Mucciconi, ora stesso destino con Cappellacci. Ma Paolo D ‘Ercole era ancora nella sua Montesilvano in attesa di notizie. Dirà che, dopo che la notizia dell’esonero apparsa sui social, è stato raggiunto da decine di telefonate tra cui quella della società che lo convocava a Giulianova. I dirigenti, con lui di fronte, gli hanno avanzato delle critiche, in base anche al lamentele del tecnico che in realtà non sarebbe andato d’accordo nemmeno con lui. Ha dovuto difendersi dalle accuse lo avrebbe fatto con molta tranquillità a tal punto che le sue azioni, a mano a mano che parlava sarebbero risalite fino a che si sarebbe ipotizzata una proposta di convivenza tra lui e l’allenatore le cui quotazioni erano in calando.
A quel puto D’Ercole ha messo il suo incarico a disposizione della società anche alla luce delle polemiche verificatesi con il tecnico e avrebbe detto che con lui non sarebbe rimasto, convincendo, evidentemente, gli interlocutori. Qui il quadro della situazione è cambiato radicalmente. Si sono sentiti Mucciconi e i componenti del consiglio d’amministrazione ed alla fine è maturata la decisione di lasciare in carica D’Ercole, anzi investirlo anche dell’incombenza di direttore sportivo, e di non confermare Cappellacci.
E mentre l’allenamento della squadra è stato affidata all’attuale staff tecnico, la società si è messa a lavorare subito per la scelta del nuovo tecnico. Sono circolati i primi nomi, tra cui quelli di Lauro, ex Sambenedettese, di Colavitto ex Ancona e Andrea Pierantoni, lo scorso anno all’Angolana. Dopo l’esonero di Pierantoni, due giocatori della stessa Angolana, per solidarietà con il tecnico, decisero di lasciare la squadra e si accasarono a Giulianova, per la precisione Ceccani ed Esposito che è rimasto in giallorosso dopo aver svolto un ottimo campionato e dopo esserne diventato capitano.
C’è stato già un contatto non solo con D’Ercole ma anche con i dirigenti che poi in serata hanno concluso la faticosa giornata con una cena a casa del presidente. Pierantoni ha visto già quest’anno all’opera il Giulianova nella gara con il Teramo e lo scorso anno, dopo l’esonero, aveva già seguito i giallorossi, compresa la finale di Coppa Italia con il Castelnuovo a Roseto.