Spalletti punge la Juventus:  «Ha speso tanto, deve vincere» 

Il tecnico del Napoli infiamma la partita di stasera contro i bianconeri: «I nostri avversari si nascondono» Allegri rilancia: «Questa sfida è più importante per i partenopei». Di Maria titolare, Chiesa in ballottaggio

NAPOLI. Da un lato l'arma della guerra psicologica, fatta di battutine a distanza, dall'altro lo studio ossessivo dell'avversario per metterne a fuoco i punti deboli. È su questo doppio binario - tecnico e mentale - che Luciano Spalletti lavora per trasmettere la giusta carica al suo Napoli alla vigilia dello scontro diretto di questa sera (ore 20,45) tra le prime due forze del campionato, coi partenopei primi e la Juve seconda a inseguire a sette punti di distanza. Stasera la scena dovrà essere tutta per il calcio giocato dopo gli incidenti di domenica all'autogrill tra tifosi di Roma e Napoli. Spalletti usa parole nette: «Chi vuole usare il calcio per fare casino deve starne fuori». Fatta la premessa, l'attenzione è tutta sul big match che il Napoli vuole vincere per riallungare sui bianconeri e mandare un messaggio nella corsa verso il sogno-titolo. E per farlo studia bene il fortino di Allegri, che sulla partita e sul Napoli è stato chiaro: «Affrontiamo la squadra più forte del campionato. Non lo dico io ma la classifica, perché hanno fatto 44 punti perdendo solo una volta. È normale che siano i favoriti».
Le frecciate. Il derby toscano è iniziato alla viglia e allo juventino risponde diretto Luciano Spalletti: «Capisco che per Allegri sia conveniente camuffarsi da comprimari. Inutile però mettere il cappello e la barba: per la Juventus certi investimenti i si ripagano se vinci in Italia e in Champions. Allegri dice che sono buffo, divertente e più bravo? Non lo so», dice il tecnico partenopeo, «sicuramente è Allegri il più bravo di tutti, perché lo dice il palmares dinanzi al quale io mi inchino. Per i risultati fatti io non mi confronto con lui, faccio parte di un altro livello di allenatori. Lui sta sopra e io ho da imparare». Insomma, il big match del Maradona è già rovente. «È una bella sfida da giocare, bisogna essere bravi, avere l’entusiasmo e la voglia ma non sarà decisiva per lo scudetto e sarà più importante per loro», sottolinea il tecnico bianconero Allegri. «Non è un crash test, noi veniamo da un buon momento ma il Napoli pure, sarà una partita non decisiva ma molto importate, per loro più che per noi». Alla vetta mancano soltanto 7 punti, se vincerà a Napoli la Juve andrà a -4: un traguardo insperato fino a qualche settimana fa. «Due mesi fa nessuno credeva che la Juve arrivasse a questo appuntamento in queste condizioni, ma dobbiamo mantenere un profilo basso».
Le scelte. Per quanto riguarda le scelte, a Napoli potrebbe scoccare l'ora di Chiesa dal primo minuto che è in ballottaggio aperto con McKennie, oltre a Fagioli-Paredes. In attacco si va verso la conferma di Di Maria a supporto di Milik, in difesa ci sarà il rientro di Bremer tra Danilo e Alex Sandro. Per Spalletti possibile qualche variazione tattica in corsa con Raspadori che potrà entrare in tutti i ruoli del tridente e anche mezzala o sottopunta.
Le milanesi. La sfida di stasera sarà seguita con grande attenzione da Milan e Inter. I rossoneri sono secondi insieme alla Juve a quota 37 e l’Inter dietro a tre punti di distanza. I rossoneri, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, domani saranno di scena a Lecce e dovrà vincere per restare in corsa per lo scudetto. I nerazzurri, invece, domani sera a San Siro sfideranno il Verona.
Il mercato. L’Arsenal è pronta a tornare a bussare alla porta della Juventus per Dusan Vlahovic. Per i bianconeri non è incedibile ma il suo valore è di 110 milioni di euro. Anche il Bayern resta interessato al centravanti serbo. Il Milan ha ufficializzato il prolungamento del contratto del centrocampista Ismaël Bennacer fino al 2027.
Angelo Caradonna