Teramo, un tris per restare in alto: adesso la sfida con la capolista

I biancorossi tornano al successo contro la Sammaurese: un 3-0 che lascia ben sperare alla vigilia dello scontro diretto con l’Ostiamare. (Nella foto il gol di Gianluca Carpani)
TERAMO. Non inganni il risultato, c’è stata sofferenza per un tempo e mezzo. Poi, al 70’, l’uomo che ha spaccato la partita entrando nella ripresa, Marcello Sereni, l’ha chiusa con il gol del 2-0 e il Teramo si è incamminato in discesa verso la vittoria che era obbligato a ottenere. Non poteva sbagliare, il Diavolo, alla vigilia di uno snodo importante, forse già decisivo, del campionato – trasferta sul campo della turbocapolista Ostiamare e derby casalingo con L’Aquila; e non ha sbagliato, anche se è sembrato fare di tutto per mettere ansia al proprio pubblico.
Contro una Sammaurese molto ordinata, che in fase difensiva copiava l’Atletico Madrid di Simeone schierando una linea a sei (gli esterni di centrocampo si abbassavano accanto ai terzini, che stringevano) e in possesso di palla attaccava con molti uomini pur risultando nei fatti inoffensiva, il Teramo ha giocato un primo tempo da 5 in pagella. Manovra lenta e ingolfata, quella dei biancorossi, con Carpani (preferito a un Sereni non al meglio) a disagio sulla trequarti sinistra, i due mediani poco lucidi, Pavone in ombra, i laterali Salustri e Pietrantonio attivi ma limitati dal bunker ospite, fatto in modo da ingolfare le fasce con tre uomini per lato.
Sul taccuino, fino al 40’, sono finiti solo tiri dalla distanza fuori misura o centrali (più da parte degli ospiti, peraltro), poi un’occasione il Teramo l’ha avuta: cross di Pavone e testa in tuffo di Fall fuori, con il centravanti senegalese vistosamente trattenuto per la maglia da Maggioli e l’arbitro che ha fatto finta di non vedere. Troppo poco, comunque, per meritare il vantaggio. Servivano altro spirito e altra velocità d’azione, e nella ripresa si vedono subito: al 5’ bella azione avvolgente, cross al bacio di Pietrantonio dal fondo, gol mangiato da Fall di testa. Al minuto 11 il bunker romagnolo crolla grazie a una grande combinazione tra Bruni (lancio dalla trequarti sinistra a scavalcare la difesa) e Salustri (inserimento perfetto e palla rimessa in mezzo al volo), conclusa di sinistro da Carpani dal centro dell’area. Da due minuti era entrato Sereni al posto di Angiulli e Carpani era scalato in mediana, ma con licenza d’inserirsi: e infatti... primo gol in biancorosso per lui alla seconda presenza, niente male!
A questo punto il Teramo ha un quarto d’ora fuori di testa nel quale rischia grosso due volte (colpo di testa fuori di Bertani tutto solo e rete di Lucatti annullata per fuorigioco con la difesa completamente sbandata) e lascia la Sammaurese invadere la propria area con cross e tiri a ripetizione. Però ora ci sono spazi immensi: Pietrantonio lanciato da Fall sfiora il 2-0 (parata di piede di Pollini) e, al 25’, lo trova Sereni a chiusura di una devastante ripartenza avviata da Fall, rifinita dallo stesso Sereni per Pavone, apparentemente sventata dal portiere in uscita e da un difensore, che però ribatte corto: Sereni è lì, arrivato a rimorchio, e in mezza rovesciata gonfia la rete, ammazzando la partita.
Pomante come già altre volte passa al 3-5-2, il Teramo ora gestisce senza soffrire e al 36’ centra il tris grazie a una volata di Sereni in campo aperto con assist al bacio per Fall, che mette a referto il quarto gol nelle ultime quattro gare. Bene così, anche se domenica a Ostia ci vorrà un Teramo migliore di questo per fermare la capolista ed evitare di sprofondare a -9.
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