Arriva l’angiografo in 3D, unico in Italia

In corso nel secondo lotto dell’ospedale i lavori per la sala attrezzata che fra un mese ospiterà il macchinario della Toshiba
TERAMO. E' il primo angiografo biplanare in Abruzzo e, di questo modello, l’unico in Italia. Il macchinario è appena arrivato all’ospedale di Teramo. Adesso sono in corso i lavori strutturali per realizzare la nuova sala angiografica. Lavori che si concluderanno a maggio, dopodichè il nuovo angiografo entrerà in funzione.
«Per le sue caratteristiche e prestazioni, estremamente innovative», spiega Paolo Rolleri, direttore generale della Asl, «sarà di supporto ad attività specialistiche cresciute al Mazzini, come la Neuroradiologia interventistica, per il trattamento dell'ictus in fase acuta e delle patologie malformative cerebrali, e la Chirurgia vascolare ed endovascolare per il trattamento dell'aneurisma dell'aorta addominale e della patologia degli arti inferiori e delle stenosi carotidee con procedure mini invasive, e la Neurochirurgia».
Il contratto d'acquisto, realizzato con modalità "chiavi in mano", prevede la fornitura ed installazione di un angiografo con struttura meccanica biplanare “a doppio arco C” con le basi sul pavimento e sul soffitto.
Si chiama Infx 8000 della Toshiba, è uno dei modelli attualmente più avanzati, in quanto tra l’altro realizza una angiografia rotazionale in 3D. In sostanza gli archi girano attorno al paziente “fotografandolo” in tutte le proiezioni che poi costituiscono l’immagine tridimensionale. L’Infx 8000 è in grado di fare anche Tac in 3 D. Nell'apparecchiatura è stato inoltre implementato un software di 3D “Roadmapping” basilare per esami interventistici neurologici che permette di sovraimporre le immagini ad alta definizione e di guidare l'operatore in procedure interventistiche di particolare difficoltà. Permette in definitiva, interventi più accurati e veloci. «L'apparecchiatura è in importanti centri di neuroradiologia come il Royal Melbourne hospital in Australia e il Western hospital di Toronto, ed è il primo in Italia con queste caratteristiche», precisa Rolleri.
Il contratto - la spesa per la Asl è di circa un milione 200mila euro - prevede inoltre l'installazione comprensiva delle opere civili, impiantistiche e, fra l’altro, anche l’assistenza tecnica. Altro elemento di importanza strategica è l'addestramento degli operatori, che è inserito nell'intero pacchetto d'acquisto.
«I locali che ospiteranno l’angiografo biplanare, che occupano una superfice di circa 100 metri quadri, sono nel secondo lotto dell'ospedale Mazzini, in prossimità dell'area della anestesia cardiochirurgica, al fine d'integrare la struttura nell'ambito del Dipartimento cardiovascolare. Nella sala radiologica sono previste predisposizioni per apparecchiature di assistenza respiratoria tanto da realizzare una vera e propria nuova sala radiologica ed operatoria», conclude il direttore generale.
Al Mazzini già esistono in Emodinamica due sale angiografiche e almeno un paio angiografi mobili.
©RIPRODUZIONE RISERVATA