Atr, è il giorno decisivo per l’acquisto

Colonnella, incontro in Provincia fra il commissario Terracciano e l’acquirente Proietti che dove sborsare 5 milioni

COLONNELLA. Giorno decisivo per le sorti dell’Atr di Colonnella. Oggi alle 14,30 si terrà in Provincia un incontro basilare, a cui parteciperà anche il commissario dell’amministrazione straordinaria Gennaro Terracciano, oltre che ai rappresentanti della proprietà e ai sindacati. Sarà la giornata in cui si saprà se è possibile per l’acquirente Valter Proietti ottenere l’acquisizione definitiva da parte del ministero dello Sviluppo economico.

In sostanza a novembre la procedura aveva revocato l’assegnazione del gruppo industriale specializzato nelle produzioni in fibra di carbonio a Proietti, titolare anche dell’Oma Sud di Santa Maria Capua Vetere. Proietti era appena diventato l’unico proprietario dell’Atr, dopo aver acquisito le quote dell’ex socio, Primo Massi. Una revoca poi sospesa a metà novembre, dopo un incontro fra il commissario della procedura, Gennaro Terracciano e l’imprenditore. In quel periodo, peraltro, gli operai allestirono un presidio permanente davanti alla fabbrica per diversi giorni. Già al momento della sospensione della revoca Proietti dovette consegnare alla procedura dell’amministrazione straordinaria documenti riguardanti la situazione della sua azienda originaria, l’Oma Sud, soprattutto sulla sua solvibilità.

Adesso, nell’incontro di oggi, di nuovo Proietti dovrà presentare una dettagliata documentazione sulla sostenibilità del piano industriale, non solo per quanto riguarda l’aspetto produttivo e organizzativo, ma soprattutto da quello finanziario. Proietti deve versare più di 4 milioni di euro per l’acquisto dell’Atr e un milione per liquidare l’ex socio Primo Massi.

Con ogni probabilità l’imprenditore campano riuscirà a fornire le garanzie: oltre al credito di 20 milioni di euro che vanta come proprietario dell’Oma sud con il ministero dello Sviluppo economico - e che pare in parte possa compensare la cifra da versare - pare abbia venduto parte delle quote dell’Oma sud a un fondo di investimento composto da banche italiane. Quindi c’è anche una certa liquidità che si riverserebbe anche sull’Atr. Entro breve il ministero deciderà per l’assegnazione definitiva o meno del complesso industriale che attualmente occupa 84 dipendenti a tempo indeterminato, 25 a tempo determinato e 6-7 lavoratori interinali.

Parallelamente sono in corso incontri per cercare di prorogare la cassa integrazione straordinaria ai circa 380 ex dipendenti dell’Atr originaria, che scade il 23 febbraio: pare ci sia la possibilità di allungare di un altro anno l’indennità agli operai rimasti senza lavoro, che sperano di essere riassunti dalla nuova Atr, qualora aumentino i volumi produttivi.

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