Atri perde Pietrino, l'ultimo mago del ddù botte

Muore a Casoli d'Atri, a 87 anni, il mitico artigiano che costruiva l'organetto abruzzese
ATRI. Atri perde il suo ultimo grande artista del "ddu' botte". Pietro Tavani, da tutti conosciuto come il maestro Pietrino, 87enne artigiano costruttore del tradizionale organetto abruzzese e musicista, si è spento serenamente nella sua casa di Casoli, popolosa frazione atriana.
«Con lui se ne va un personaggio della storia cittadina atriana», si legge in una nota del Comune di Atri. «Ma anche un pezzo importante di un mestiere quasi scomparso, quello del costruttore di "ddu' botte".
Pietro Tavani era uno degli ultimi artigiani della provincia di Teramo che si dedicava alla costruzione di un oggetto tipico della nostra tradizione».
«Chiamarlo artigiano è riduttivo», dice commosso il vicesindaco di Atri, Domenico Felicione, casolano come Tavani. «Pietro era un maestro che, purtroppo, porta via con sé segreti e conoscenze di un mestiere quasi scomparso».
Oggi, in effetti, il numero dei costruttori di organetti sono solo una decina, situati in particolare a Recanati e Castelfidardo, nelle Marche, ed in provincia di Teramo.
«A Casoli di Atri», informa il Comune, «il famoso organetto abruzzese si costruisce sin dalla seconda metà del 1800. L'attività artigiana la iniziò il nonno di Pietro Tavani, suo omonimo, e da allora chiunque volesse il suo strumento, fatto su misura, sapeva che doveva recarsi nella bottega di Pietrino».
Questi non era solo un esperto artigiano, visto che per anni era stato suonatore di "ddu' botte" in occasione di manifestazioni folcloristiche e feste di piazza.
«Pietrino era un grande amico di tutti», si legge ancora nel comunicato stampa del Comune di Atri, «che per anni gli organetti li aveva anche suonati, regalando quella carica e quella allegria tipica della nostra cultura contadina. Si era esibito in Italia e all'estero.
Di certo si può dire che con la sua opera di artigiano e musicista ha contribuito non poco alla salvaguardia ed alla riscoperta di una cultura musicale che per lungo tempo è stata a rischio di scomparsa».
Il funerale del maestro Tavani sarà celebrato questa mattina nella chiesa di Santa Marina, nel centro storico della sua amata Casoli.
«Con lui se ne va un personaggio della storia cittadina atriana», si legge in una nota del Comune di Atri. «Ma anche un pezzo importante di un mestiere quasi scomparso, quello del costruttore di "ddu' botte".
Pietro Tavani era uno degli ultimi artigiani della provincia di Teramo che si dedicava alla costruzione di un oggetto tipico della nostra tradizione».
«Chiamarlo artigiano è riduttivo», dice commosso il vicesindaco di Atri, Domenico Felicione, casolano come Tavani. «Pietro era un maestro che, purtroppo, porta via con sé segreti e conoscenze di un mestiere quasi scomparso».
Oggi, in effetti, il numero dei costruttori di organetti sono solo una decina, situati in particolare a Recanati e Castelfidardo, nelle Marche, ed in provincia di Teramo.
«A Casoli di Atri», informa il Comune, «il famoso organetto abruzzese si costruisce sin dalla seconda metà del 1800. L'attività artigiana la iniziò il nonno di Pietro Tavani, suo omonimo, e da allora chiunque volesse il suo strumento, fatto su misura, sapeva che doveva recarsi nella bottega di Pietrino».
Questi non era solo un esperto artigiano, visto che per anni era stato suonatore di "ddu' botte" in occasione di manifestazioni folcloristiche e feste di piazza.
«Pietrino era un grande amico di tutti», si legge ancora nel comunicato stampa del Comune di Atri, «che per anni gli organetti li aveva anche suonati, regalando quella carica e quella allegria tipica della nostra cultura contadina. Si era esibito in Italia e all'estero.
Di certo si può dire che con la sua opera di artigiano e musicista ha contribuito non poco alla salvaguardia ed alla riscoperta di una cultura musicale che per lungo tempo è stata a rischio di scomparsa».
Il funerale del maestro Tavani sarà celebrato questa mattina nella chiesa di Santa Marina, nel centro storico della sua amata Casoli.
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