Alba Adriatica

Casa degradata diventa un hotel: la sindaca ordina lo sgombero

14 Agosto 2025

In tre appartamenti privi di igiene e sicurezza vivono 37 persone, per lo più extracomunitari africani. I proprietari dell’immobile devono mandare via gli inquilini ed eseguire interventi di messa a norma

ALBA ADRIATICA. Tre alloggi di una palazzina in viale della Vittoria, situati di fronte al palazzo comunale e occupati da decine di persone, per lo più extracomunitari africani, vanno sgomberati per carenze igienico-sanitarie. Sembra più un ostello che una palazzina di civile abitazione, dove le condizioni degli impianti e dei locali costituiscono pericolo per chi li occupa e l’intero caseggiato vista la posizione in centro urbano.

L’ordinanza della sindaca di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti, è stata notificata ai proprietari dell’immobile e non è stata ancora eseguita. I privati dovranno rispettare l’ordine impartito dalla massima autorità sanitaria del territorio che ha firmato il provvedimento dopo che, lo scorso 24 luglio, l’ufficio tecnico, in collaborazione con il comando di polizia locale e il comando provinciale dei vigili del fuoco, accertò le precarie condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza delle unità immobiliari. In un primo alloggio il ripostiglio è diventato bagno e sono stati trovati 13 posti letto. Inoltre l’impianto elettrico presenta scatole di derivazione aperte, fili volanti, punti luce senza plafoniere, ed è irregolare anche l’impianto termico e cucina alimentati a gas senza le pareti con fori di aerazione. Infine, infiltrazioni e umidità sia sulle pareti che sui solai, le destinazioni d’uso utilizzate non rispettano la norma per carenza di superfici minime e superfici aeroilluminanti. Tutti i locali sono sporchi con deposito di materiali vari negli spazi comuni. Nel secondo alloggio le verifiche hanno accertato quasi identiche condizioni con 11 posti letto sistemati un po’ ovunque. Nel terzo appartamento stessa situazione e altri 13 posti letto. Insomma, nei tre appartamenti si sta in 37 e in condizioni igieniche e di sicurezza fuorilegge. Gli appartamenti non hanno erogazione di gas metano per avvenuto distacco e gli utilizzatori hanno modificato l’impianto alimentando le caldaie e le cucine con bombole di Gpl. «La struttura così come gestita è da considerare attività di tipo turistico-alberghiera», è scritto nell’ordinanza. Ai proprietari è stato imposto di fare interventi di messa in sicurezza e di sgomberare gli occupanti. Gli accertamenti potrebbero allargarsi agli aspetti fiscali in ordine ai canoni di affitto e alla registrazione dei contratti.

La questione accende i riflettori anche sulle case affittate ai ragazzini in vacanza (che spesso li occupano in sovrannumero) ed è da capire se i controlli in questo senso sono partiti e se hanno prodotto risultati.

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