Cocaina e hashish destinati ai detenuti, mezzo chilo di droga nei pacchi postali

14 Giugno 2025

Il sindacato: «È urgente l’assegnazione di unità cinofile per i controlli». Lo stupefacente nascosto tra alcuni prodotti alimentari, in particolare dolciumi destinati ai reclusi e inviati dai familiari

TERAMO. Gli allarmi continui, e purtroppo inascoltati, sulla grande quantità di droga che entra in carcere destinata ai detenuti trovano conferma nei continui sequestri di sostanza stupefacente. L’ennesimo ha portato alla scoperta di mezzo chilo di droga, tra hashish e cocaina, occultata in due distinti pacchi postali destinati ad altrettanti reclusi. Anche in questo caso la droga è stata intercettata dagli agenti di polizia penitenziaria che nonostante numeri ridotti continuano a sventare numerosi tentativi con controlli sempre più mirati. La droga era nascosta tra alcuni prodotti alimentari, in particolare dolciumi destinati ai reclusi e inviati dai familiari.

Così Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria: «Nell’ultimo periodo numerosi sono stati i tentativi con lo stesso stratagemma di far entrare droga ma ancora una volta la professionalità dei Baschi azzurri ha impedito ciò. Nei controlli di routine all’interno di due celle del reparto detentivo maschile è stato rinvenuto anche un telefono cellulare e altra sostanza stupefacente mentre in una cella del reparto detentivo femminile un telefono cellulare».

Il sindacato torna a sollecitare interventi da parte delle istituzioni, a cominciare da un presidio fisso di canti antidroga. «Il Sappe», conclude Pallini, «si compiace con gli agenti per le brillanti operazioni e sollecita un riconoscimento. Il sindacato ripropone all’amministrazione di procedere con l’urgente assegnazione in pianta stabile presso la casa circondariale di un presidio di unità cinofila per il contrasto alle droghe e l’ implementazione dell’organico di polizia carente di 70 unità a fronte di un sovraffollamento carcerario di oltre 200 detenuti in più che fa di Teramo uno degli istituti più sovraffollati d’Italia». Attualmente il carcere teramano ospita 440 detenuti a fronte di una capienza che ne prevede la metà. 

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