Cretarola: io accusato ingiustamente

TERAMO. «Non un euro di Teramo Lavoro è stato utilizzato per fini diversi da quelli previsti e il 99,8 % delle spese è relativo semplicemente agli stipendi del personale». Rompe così il silenzio...

TERAMO. «Non un euro di Teramo Lavoro è stato utilizzato per fini diversi da quelli previsti e il 99,8 % delle spese è relativo semplicemente agli stipendi del personale». Rompe così il silenzio Venanzio Cretarola, amministratore delegato di Teramo Lavoro srl, la società in house della Provincia al centro da mesi di mille polemiche e di un'inchiesta della magistratura circa l'utilizzo dei fondi europei che garantiscono l'attività di oltre la metà dei suoi lavoratori. Si tratta delle somme del Fondo sociale europeo che la Provincia negli ultimi giorni si è vista congelare da parte della Regione, in attesa dell'acquisizione - entro luglio - di tutte le attestazioni sulla gestione del fondo. Cretarola si dice vittima di una «campagna di calunnia e diffamazione» che definisce «vergognosa ed inaccettabile», con accuse mosse «senza alcun riferimento specifico ed in assenza di elementi oggettivi». L'amministratore ribadisce quindi l'esito positivo di tutti i controlli svolti dalla Provincia sulla società in-house, controlli svolti «non solo su bilanci e contabilità ma su ciascuna delle singole spese, tutte effettuate tramite bonifici bancari». In merito all'inchiesta della magistratura - per rispetto della quale Cretarola spiega di essere rimasto in silenzio finora - l'amministratore di Teramo Lavoro ribadisce di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia e di non sapere tuttora di cosa è accusato. «Da subito mi sono messo a completa disposizione, se necessario, per chiarire la piena correttezza del mio operato» spiega «io continuo ad essere “condannato” in maniera calunniosa prima ancora di sapere di cosa sono accusato». Cretarola si dice quindi disposto ad un confronto pubblico allo scopo di difendere la propria «dignità personale e professionale».(b.g.)

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