Discarica La Torre, il teste chiave: "Ci furono avvisaglie del crollo"
Tra gli imputati diversi politici eccellenti tra cui il presidente della Regione Chiodi e gli ex presidenti della Provincia di Teramo Ruffini ed D'Agostino
TERAMO. Nel tribunale di Teramo prima vera udienza del processo per il crollo della discarica La Torre, che vede imputati diversi politici eccellenti tra cui il presidente della Regione Gianni Chiodi e gli ex presidenti della Provincia di Teramo Claudio Ruffini ed Ernino D'Agostino. Protagonista il teste chiave dell'accusa, Francesco Di Diomede, presidente del comitato dei residenti che si batte da anni per la chiusura e la messa in sicurezza del sito. Di Diomede ha riferito che già nel 2005, diversi mesi prima del crollo di centinaia di tonnellate di rifiuti, si verificarono piccoli crolli e frane, e che i cittadini lanciarono alle autorità un allarme rimasto a quanto pare inascoltato.
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