la banda della cocaina

Droga dall'Albania, il costruttore si è costituito

E’ durata poco più di 24 ore la “latitanza” di Walter D’Alessandro. Il 43enne imprenditore edile dell’Aquila, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell’ambito dell'inchiesta sul traffico di stupefacenti. In 40 intercettazioni il nome del politico teramano

TERAMO. E’ durata poco più di 24 ore la “latitanza” di Walter D’Alessandro. Il 43enne imprenditore edile dell’Aquila, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nell’ambito della maxi inchiesta sul traffico di cocaina, ieri sera si è costituito ai carabinieri dell’Aquila. L’uomo era irreperibile da venerdì mattina, quando all’alba erano state eseguite le altre sette ordinanze di custodia firmate dal gip del tribunale dell’Aquila Romano Gargarella.

Secondo l’accusa del pm della procura distrettuale antimafia David Mancini, il costruttore avrebbe avuto un ruolo ben preciso all’interno dell’organizzazione criminale che era quello di mettere a disposizione dei corrieri albanesi auto di grossa cilindrata, tra cui la Lamborghini Gallardo che gli è stata sequestrata, e di fare assunzioni fittizie nelle sue imprese per regolarizzare la presenza in Italia degli stessi corrieri. All’uomo è stato sequestrato anche uno yacht.

leggi anche: Traffico di cocaina, un politico e un avvocato tra i consumatori I nomi dei due acquirenti teramani intercettati nelle conversazioni con gli spacciatori. Ancora latitante il costruttore aquilano perno dell'organizzazione. Nelle telefonate le dosi venivano chiamate "bicchieri"

Intanto le carte dell’inchiesta, da cui si apprende che gli arrestati si lanciavano messaggi anche su Facebook , aprono altre finestre sul modus operandi dell’organizzazione di albanesi, italiani e romeni pronta a gestire chili di cocaina e marijuana per rifornire la Teramo bene e la costa, e rivelano una fitta rete di clienti. Tra i tanti consumatori (nessuno dei quali indagati) che periodicamente si rivolgevano ai due fratelli albanesi, le intercettazioni hanno catturato anche i nomi di un avvocato e di un politico teramani. Quest’ultimo nel corso delle indagini, durate circa un anno, è stato intercettato in quaranta conversazioni. E numerose, quasi quotidiane, sono quelle tra l’avvocato e gli spacciatori. In entrambi i casi segno di un rapporto molto stretto.

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