Firmato l'accordo che salva i posti di lavoro

Alla Las Mobili di Tortoreto trenta operai in cassa integrazione restano in fabbrica

TORTORETO. E' la prima azienda in Abruzzo ad utilizzare il cosiddetto "premio di occupazione" evitando di licenziare. La Las Mobili di Tortoreto sostituisce i corsi di formazione ai licenziamenti e alla tradizionale cassa integrazione. Da oggi entra dunque in vigore l'accordo, ratificato alla Direzione provinciale del lavoro di Teramo, fra l'azienda di Giulio Pedicone e i sindacati.

‹‹Dopo un'attenta analisi sulla situazione della Las Mobili effettuata dall'Api››, spiega Maurizio Tini, direttore dell'associazione delle piccole e medie industrie di Teramo, ‹‹abbiamo siglato il primo accordo in Abruzzo per l'attuazione del decreto legge 78/2009, poi convertito in legge, contenente una serie di provvedimenti anticisi. Le note difficoltà del mercato degli arredi d'ufficio hanno costretto la Las Mobili a far ricorso agli ammortizzatori sociali (l'azienda ha usufruito già di 10 mesi di cassa integrazione ordinaria e di 12 di straordinaria, ndr). Per evitare l'espulsione di unità lavorative, la Las Mobili srl ha attuato un programma di riorganizzazione aziendale con l'obiettivo di razionalizzare il sistema di lavorazione di alcune tipologia di prodotti. Ciò ha comportato una profonda modifica delle modalità operative del personale operaio, tecnico e impiegatizio con la conseguente esigenza di approntare un ampio programma formativo volto a fornire le necessarie competenze tecniche››.

In sostanza sono 30 - su quasi 500 - i posti di lavoro salvati con l'utilizzo di uno strumento innovativo. L'azienda ha presentato istanza al ministero del Lavoro e dopo l'ok è stato firmato a Teramo un accordo da Api, Fillea Cgil, Filca Cisl, Rsu e Api Soluzioni, cioè l'ente formativo dell'Api. Le parti hanno concordato che il progetto di riqualificazione professionale prevede una formazione "on the job" - cioè al lavoro in azienda - per imparare a usare macchinari e attrezzature e con l'affiancamento dei lavoratori a tutor e referenti formativi. Ci sarà anche una parte teorica, in aula, tenuta da personale esperto. I lavoratori verranno pagati con l'indennità di cassa integrazione, alle normali scadenze, e la differenza retributiva tra quanto erogato dall'Inps e il normale stipendio sarà a carico dell'azienda.

Tutto questo eviterà loro di essere esplusi dai cicli produttivi e consentirà di apprendere nuove mansioni. ‹‹Considerato il perdurare della crisi››, commenta Tini, ‹‹l'azienda e sindacati hanno ritenuto che la formazione potesse costituire una leva indispensabile per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori e l'aggiornamento professionale, un elemento significativo per il miglioramento dell'occupabilità dei lavoratori stessi. L'obiettivo è consolidare il know how tecnico, le procedure, l'impiego della strumentazione in un sistema attualmente posto sotto la pressione di un flusso produttivo del tutto incostante››.

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