Folla per il duomo delle meraviglie

Festa con i fuochi e polizia per la nuova illuminazione della cattedrale
TERAMO. Sono le 20: piazza Orsini è gremita di gente, ma anche di forze dell'ordine. Ad un tratto si accendono le nuove luci sul maestoso Duomo. Lo scenario è suggestivo, grazie anche al tramonto, agli applausi e a tanti fuochi d'artificio.
Brusii di stupore e sguardi rivolti verso l'antica cattedrale che, da ieri sera, risplende di una nuova luce che ne valorizza le forme e la bellezza.
Ad accompagnare la cerimonia d'inaugurazione, presieduta dal sindaco Maurizio Brucchi e dal vescovo Michele Seccia, i versi del trentatreesimo canto del Paradiso della Divina Commedia, che si apre con la preghiera di San Berardo (patrono di Teramo) alla vergine Maria, interpretati con maestria dall'attore Carlo Orsini.
«Un momento magico che mi ha emozionato particolarmente ed un altro tassello che rende più bella la città», ha evidenziato il sindaco, «la nuova scenografia è stata resa possibile dalla sinergia tra Comune, Diocesi, Fondazione Tercas e Banca dell'Adriatico. Ma un grazie va anche alle società Enel Sole e Iguzzini per la collaborazione offerta», ha aggiunto.
«Dopo lo sforzo compiuto per riaprire la cattedrale, questo tempio sacro meritava di essere arricchito da una degna illuminazione, essendo anche il cuore di Teramo», ha tenuto a sottolineare il vescovo.
Tra le varie autorità erano presenti il prefetto Eugenio Soldà, Antonio Tancredi, presidente della Banca di Teramo, Giandomenico Di Sante, imprenditore nonché presidente della Banca dell'Adriatico ma anche consiglieri ed assessori comunali, provinciali e regionali.
Tanti i commenti dei cittadini: c'è chi ha gradito molto le nuove luci del Duomo, ma anche chi ha ritenuto si tratti di una cosa superflua, visto che in città le priorità sono ben altre.
Brusii di stupore e sguardi rivolti verso l'antica cattedrale che, da ieri sera, risplende di una nuova luce che ne valorizza le forme e la bellezza.
Ad accompagnare la cerimonia d'inaugurazione, presieduta dal sindaco Maurizio Brucchi e dal vescovo Michele Seccia, i versi del trentatreesimo canto del Paradiso della Divina Commedia, che si apre con la preghiera di San Berardo (patrono di Teramo) alla vergine Maria, interpretati con maestria dall'attore Carlo Orsini.
«Un momento magico che mi ha emozionato particolarmente ed un altro tassello che rende più bella la città», ha evidenziato il sindaco, «la nuova scenografia è stata resa possibile dalla sinergia tra Comune, Diocesi, Fondazione Tercas e Banca dell'Adriatico. Ma un grazie va anche alle società Enel Sole e Iguzzini per la collaborazione offerta», ha aggiunto.
«Dopo lo sforzo compiuto per riaprire la cattedrale, questo tempio sacro meritava di essere arricchito da una degna illuminazione, essendo anche il cuore di Teramo», ha tenuto a sottolineare il vescovo.
Tra le varie autorità erano presenti il prefetto Eugenio Soldà, Antonio Tancredi, presidente della Banca di Teramo, Giandomenico Di Sante, imprenditore nonché presidente della Banca dell'Adriatico ma anche consiglieri ed assessori comunali, provinciali e regionali.
Tanti i commenti dei cittadini: c'è chi ha gradito molto le nuove luci del Duomo, ma anche chi ha ritenuto si tratti di una cosa superflua, visto che in città le priorità sono ben altre.
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