I rifiuti di Teramo vanno in Emilia

19 Gennaio 2011

Il Cirsu non prende più l'organico della Team, è di nuovo emergenza

TERAMO. Le bucce di banana? Vanno a finire in Emilia Romagna. È dal 30 dicembre che la Team non conferisce più i rifiuti organici negli impianti di Grasciano gestiti dalla Sogesa - braccio operativo del consorzio Cirsu - ed è costretta ad "espatriare" non solo fuori provincia, ma addirittura fuori regione, per la precisione in Emilia, a Carpi, provincia di Modena.

Il 2010 si è chiuso dunque all'insegna di una nuova emergenza rifiuti, che è rimasta ignota fino a ieri. Emergenza alla quale si è dovuto mettere riparo nel giro di poche ore per evitare che la spazzatura rimanesse ferma sui camion o, peggio ancora, per le strade. Il pericolo, per fortuna, è stato scongiurato e, almeno per ora, il conferimento fuori regione dell'organico non porterà costi aggiuntivi per i cittadini. Ma, se la situazione si prolungherà, ovviamente il problema costi si farà sentire. «La mattina del 30 dicembre Sogesa ci ha comunicato che non avrebbe più potuto accogliere il nostro organico», racconta al Centro il presidente della Team Raimondo Micheli, «e abbiamo dovuto riorganizzarci in poche ore, considerando anche ci trovavamo sotto le feste. Tra il 30 e il 31 dicembre siamo andati a conferire i rifiuti organici a Padova, poi a Cesenatico, e attualmente li stiamo portando a Carpi».

La chiusura degli impianti alla Team da parte di Sogesa è da imputarsi alla difficile situazione attraversata dal Cirsu. Il consorzio di Giulianova - e di conseguenza la Sogesa - è in gravi difficoltà finanziarie a causa dei debiti maturati dai Comuni aderenti, in particolare di quello di Roseto. E così da fine dicembre negli impianti della Sogesa entrano solo i rifiuti provenienti dai comuni del comprensorio e la Team è costretta a portare fuori l'organico prodotto in città e nei comuni del Mote (il consorzio della zona interna) che effettuano la differenziata. L'aumento del prezzo di conferimento è di 5 euro in più a tonnellata (alla Sogesa la Team pagava 80 euro a tonnellata, ora il prezzo è salito a 85).

«È un aumento contenuto», spiega Micheli, «che per ora possiamo ammortizzare senza chiedere di più ai cittadini. Nei primi 15 giorni abbiamo pagato di più in totale circa 1.500/2000 euro, niente di grave. Abbiamo una certa autonomia con i nostri mezzi, dobbiamo solo spendere di più di gasolio ma ciò che incide di più è il prezzo di conferimento. Il problema rimane fin quando Sogesa non ci riapre gli impianti», conclude Micheli, «è importante che si apra un tavolo tecnico-politico per risolvere la questione». Per ora l'organico continuerà ad andare in Emilia, anche se fonti sindacali parlano della possibilità di recarsi ad Avezzano per contenere i costi.

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