Il corso di economia crea una task force per aiutare le imprese 

Il presidente Cardinale: «Servirà a dare consulenze sulle scelte strategiche delle aziende e della provincia»

TERAMO. Il corso di laurea in economia tende una mano alle imprese teramane. E anche di più, all’intero territorio teramano.
Il presidente del corso di studi, Bernardo Cardinale, sta creando, insieme alla Camera di commercio, un ufficio studi che offra consulenze su tutta una serie di questioni che riguardano le scelte strategiche del territorio.
«Un ufficio studi condiviso», spiega Cardinale, «che non sia il solito osservatorio, ma una struttura flessibile che venga coinvolta per dare consulenza alle questioni di governance del territorio. Dovrebbe essere composta da docenti universitari, Camera di commercio, associazioni imprenditoriali e sindacati. E’ un’iniziativa che corrisponde alla “terza missione” dell’Università, che prevede “l’applicazione diretta, la valorizzazione e l’impiego della conoscenza per contribuire allo sviluppo culturale ed economico della società”». Da qui l’idea di un ufficio studi che fornisca un aiuto alle aziende per strategie anti-crisi, ma anche allo stesso territorio e a chi lo amministra.
D’altronde il corso di laurea in economia dell’Università di Teramo «con la sua offerta formativa è già di per se stesso un contributo», osserva il presidente, riferendosi ai tre indirizzi: economico-gestionale, turismo e territorio e consulente finanziario. «Quest’ultimo è l’unico in Italia, in collaborazione con l’Anasf (l’associazione nazionale consulenti finanziari, ndr) mentre il primo, con i suoi insegnamenti – ad esempio metodi statistici per l’analisi economica e aziendale o metodologie e determinazioni quantitative d’azienda – crea le competenze utili alle imprese. Un laureato sarà collocarsi con una professionalità tecnico-scientifica all’interno dell’azienda, ma potrà sviluppare autonomamente una “business idea”. Il progetto è anche rafforzare i tirocini nelle imprese, per renderli ancor più reciprocamente proficui: l’invito alle imprese è a offrirsi».
L’indirizzo “Turismo e territorio è invece «l’unico corso di turismo in Abruzzo: di base c’è sempre l’economia, quindi crea economisti del turismo in grado di promuovere attività di start up nel settore turistico partecipando a bandi europei, oltre ovviamente a trovare impiego negli esercizi ricettivi». E se il corso di laurea triennale come precisa Cardinale, dà già le competenze al giovane laureato per essere inserito da subito nelle imprese, per chi vuol continuare a studiare c’è la specialistica in diritto, economia e strategia d’impresa.
E il corso di laurea interfacoltà (Scienze politiche e Scienze della comunicazione) di economia, anche in questo caso, si apre al territorio. «Vogliamo sentire i fabbisogni formativi delle imprese, nell’ottica della formazione e aggiornamento, per la costituzione di master di primo e secondo livello: bisogna istituire un tavolo con gli stakeholder. Le imprese, peraltro possono anche supportarci con incentivi per creare costi di didattica integrativa complementare al corso di studi», annuncia il presidente del corso, «in sostanza le aziende possono ricorrere all’università per “iniezioni” di nuova conoscenza sotto forma di ricerca applicata ad esempio per realizzare grandi progetti di cambiamento organizzativo o per servizi di consulenza che attingono a competenze affinare a livello internazionale».
Insomma, è in atto un potenziamento del corso di economia – non a caso è previsto l’arrivo di nuovi docenti – utile anche «per evitare l’emigrazione studentesca da Teramo: è una possibilità in più per il territorio. E’ possibile cioè seguire e completare il percorso formativo in loco», precisa Cardinale.
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