Influenza: da oggi 50mila vaccini

Parte a Teramo la campagna per anziani e malati nei 7 ambulatori Asl, dai medici e pediatri di base

TERAMO. Campagna antinfluenzale, si parte. Con parecchi giorni di ritardo a causa dello stop dato dal ministero della Salute ad alcuni vaccini prodotti dalla Novartis, stamattina ci sarà il varo della campagna vaccinale. I pazienti possono recarsi nei centri vaccinali delle sedi Asl di Teramo, Atri, Giulianova, Nereto, Montorio, Pineto, Silvi. Accanto ai centri Asl inoculeranno i vaccini anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, che hanno già ricevuto le dosi. Come l’anno scorso si prevede la fornitura di circa 50mila dosi.

«I ceppi sono gli stessi dell’anno scorso: l’antigene California H1n1, l’antigene Victoria H3n2 e Wisconsin 2010», spiega il direttore del servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica, Antonio Parogna. Nelle sedi della Asl (a Teramo l’ambulatorio di contrada Casalena sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17) il vaccino antinfluenzale sarà fornito gratuitamente a una serie di soggetti. «Gli aventi diritto sono tutti i soggetti da 65 anni in poi, i soggetti di età superiore a 6 mesi o ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da particolari patologie che possono aumentare il rischio di complicanze da influenza, ad esempio malattie croniche all’apparato respiratorio, quelle dell’apparato cardiocircolatorio come patologie congenite e acquisite, persone affette da diabete mellito e malattie metaboliche, insufficienza renale cronica, tumori, Hiv, epatopatie. E, a prescindere dalle patologie, tutti gli addetti dei servizi pubblici primari, ad esempio personale medico e paramedico, forze di polizia e vigili del fuoco», spiega Parogna.

Chi rientra in queste categorie deve recarsi nelle sedi Asl, ma gli ultra65enni, possono recarsi anche da medico di base. Nel caso di pazienti assistiti in Adi (assistenza domiciliare integrata e Adp (programmata) i medici di base vanno a casa.

«Questo leggero ritardo nell’inizio della campagna», aggiunge il dirigente, «non comporta problemi, il picco dell’influenza si è spostato da dicembre a gennaio-febbraio, visto che finora è stato bel tempo. Siamo nei tempi giusti perchè il vaccino si deve fare un mese prima». Il responsabile del servizio di igiene, epidemiologia e sanità pubblica rassicura anche i pazienti rispetto a tutta la polemica scoppiata le scorse settimane sui vaccini Novartis ritirati dal mercato. «Sono stati al vaglio Istituto superiore di sanità, che ha fatto più controlli su questi vaccini: se l’istituto li ha reimmessi sono certamente sicuri. I pazienti non devono aver paura: non danno alcun tipo di effetti collaterali anomali», precisa Parogna.

Sicuramente la campagna vaccinale in provincia di Teramo andrà avanti fino a fine dicembre. «Noi invitiamo la gente a vaccinarsi affinchè l’epidemia non si estenda», conclude il medico, che consiglia la vaccinazione (in questo caso a pagamento) anche a chi ha a casa persone anziane, per evitare di contagiarle. Anche se quest’anno l’influenza non sarà particolarmente pericolosa: «da quello che ci dice l’Istituto superiore di sanità è come quella dell’anno scorso, senza particolari problemi».(a.f.)

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