Invalida dopo tre operazioni: risarcimento da centomila euro

Calvario per una teramana che si è rivolta al Careggi di Firenze (foto) per un’anomalia alla mandibola. Gli interventi hanno peggiorato la sua condizione, i giudici stabiliscono l’indennizzo dei danni
TERAMO. Un’anomalia dento-scheletrica le creava problemi nella masticazione e nella corretta occlusione della bocca. Nel 2015 decide di rivolgersi ad una delle strutture sanitarie più rinomate d’Italia, l’azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, per avere un consulto specialistico e procedere con un intervento risolutivo. Ma l’iter si è rivelato un vero calvario e l’epilogo, per la giovane donna teramana protagonista della vicenda, è stato drammatico. Dopo tre operazioni chirurgiche a mascella e mandibola, si è ritrovata con la bocca seriamente danneggiata. Una condizione peggiorata rispetto a prima degli interventi per via di errori medici riconosciuti anche dal tribunale che, in seguito ad una causa civile intentata dalla donna tramite gli avvocati Amedeo Di Odoardo e Fabio Caprioni, ha stabilito un ristoro dei danni per 100mila euro. A tanto, oltre alle spese legali sostenute dalla paziente, è stata condannata la struttura sanitaria. Quando la donna, all’epoca 40enne, si rivolse al Careggi le venne consigliato un intervento che avrebbe risolto la malocclusione causata dalla mandibola in posizione avanzata rispetto alla mascella.
La prima operazione maxillo facciale avviene nel 2018 ma qualcosa va storto e nel 2019 si deve intervenire di nuovo perché il problema di malocclusione non era affatto risolto. Nel 2020, una Tac rileva ulteriori anomalie causate dalle operazioni precedenti e di nuovo la paziente deve essere operata. Un calvario doloroso e faticoso, anche sotto il profilo psicologico, e che ha lasciato segni evidenti sul viso della donna oltre a forti criticità nella masticazione. Oggi le condizioni di salute della paziente sono peggiori di quelle precedenti agli interventi: da qui la richiesta degli avvocati Di Odoardo e Caprioni all’azienda ospedaliero universitaria Careggi di un accordo transattivo teso a risarcire i danni. Ma tra le parti non è stato trovato un punto di incontro e la vicenda è così finita davanti ai giudici del tribunale civile di Firenze che, acquisiti gli atti medici e soprattutto una consulenza tecnica medico legale, ha condannato la struttura sanitaria a risarcire la paziente per 100mila euro.
Proprio la consulenza disposta dal tribunale ha rilevato che «in conseguenza dei suddetti interventi si è verificata una menomazione temporanea dell’integrità psico-fisica consistita nelle evidenti difficoltà masticatorie» ed è stato accertato un «danno biologico di natura permanente, correlato al peggioramento delle condizioni temporo-mandibolari con deficit masticatorio». Una condizione accertata anche dall’Inps che ha riconosciuto alla donna una invalidità del 46%.
©RIPRODUZIONE RISERVATA