La priorità di Brucchi è il traffico

«Subito il via a Lotto zero, rotonde in via Po e bretella per l’università».

TERAMO. Le rotonde in via Po, la bretella tra l’uscita della Teramo-mare e la strada dell’università, la riduzione del traffico in centro e il nuovo teatro. La prima settimana di lavoro dopo l’insediamento sarà ricca di impegni per la nuova giunta comunale. Dopo quasi un anno di commissariamento, l’amministrazione riparte in pratica da dove l’aveva lasciata Gianni Chiodi lanciato verso la conquista della Regione. Tra tante grandi opere, però, nell’agenda delle priorità del sindaco Maurizio Brucchi ce n’è una piccola: l’apertura di un parco giochi a Spiano.

Sindaco Brucchi, perché ha messo tra le urgenze un intervento di modesta entità in una frazione?
«Durante la campagna elettorale sono andato due volte a Spiano. I bambini mi hanno fatto vedere l’area dove giocano. Mi sono reso conto che non hanno nulla: ci sono altre zone nella stessa situazione, ma quei bambini mi sono rimasti negli occhi».

E per le emergenze maggiori, viabilità e traffico?
«L’assessore Di Giovangiacomo durante questa settimana terrà i primi incontri per i progetti delle rotonde in via Po e della bretella di collegamento con la strada dell’università, già finanziata. La questione più immediata, però, è la riattivazione del Lotto zero. Abbiamo costituito il tavolo di lavoro con l’Anas e faremo subito il punto».

In centro ha usato subito il pugno di ferro per far rispettare i limiti all’ingresso delle auto: non teme contestazioni?
«Qualcuno si è lamentato per le multe serali in piazza Martiri, ma c’era il parcheggio selvaggio. Sto facendo quanto detto in campagna elettorale, bisogna rispettare le zone a traffico limitato e l’area pedonale. La mia ordinanza ribadisce quanto già previsto, le novità arriveranno tra un po’ ma non posso anticiparle».

Il progetto del nuovo teatro a che punto è?
«Il problema delle fidejussioni è superato. Ho convocato una riunione per far ripartire la procedura».

È un’emergenza anche quella delle scuole lesionate dal sisma. Riapriranno per l’inizio delle lezioni?
«Per quelle di via Diaz e via Tevere ci sono i progetti e i fondi, per cui saranno rimesse in funzione a settembre. La scuola Risorgimento richiede un intervento più complesso. I ragazzi comunque saranno ospitati alla media D’Alessandro».

Quali soluzioni ci sono, invece, per le 38 famiglie sfollate dalla palazzina di San Nicolò?
«Ho chiesto un nuovo sopralluogo alla Protezione civile. È stata certificata l’inagibilità totale dell’immobile, lesionato in modo molto serio. Gli sfollati dovranno restare in albergo ancora per un po’. La situazione non è facile né di rapida soluzione».

Ha annunciato la riorganizzazione della Team, c’è già una mossa pronta?
«Sono molto presente nei confronti della Team e la città mi pare già un po’ più pulita, ma i cittadini devono usare i cestini per i rifiuti».

Quali sono le condizioni economiche del Comune dopo dieci mesi di commissariamento?
«La situazione non è brillantissima, ma neppure disastrosa. L’assessore Di Sabatino ha avviato una ricognizione sulle risorse, ma è presto per dare giudizi definitivi. Il patto di stabilità c’impone vincoli e rigidità, ma lo rispetteremo».

Come ha inciso il commissario sull’assetto organizzativo dell’ente?
«Ha cambiato qualcosa nella pianta organica ed ha avviato alcuni concorsi, che per ora ho sospeso perché ritengo opportuno che un sindaco verifichi l’andamento dell’attività amministrativa prima di fare certe scelte».

Lei è partito con molta determinazione, non rischia contraccolpi politici per il suo decisionismo?
«Sono un decisionista ma so mediare quando serve. Quello che ho fatto finora è frutto dell’esperienza e della continuità con la passata amministrazione, non me lo sono inventato. Ho un programma votato da oltre il 57% dei cittadini, lo realizzerò».