La Provincia mette in liquidazione “Teramo Lavoro” e “Borghi Scarl”

La decisione nell’ultima seduta del 2013: in liquidazione la società in house al centro di un’inchiesta e l’azienda costituita nel 2006 insieme con diversi Comuni con l'obiettivo di promuovere il recupero dei borghi montani a scopi turistici

TERAMO, 27 DIC - Il consiglio provinciale di Teramo, nell'ultima seduta del 2013, ha approvato con 12 voti a favore, 6 contrari e due astenuti, la messa in liquidazione della società in house “Teramo lavoro”. Al centro di un'inchiesta giudiziaria che nel 2014 vedrà a processo l'ex amministratore unico Venanzio Cretarola e l'attuale presidente dell'Ente, Valter Catarra, “ Teramo Lavoro” - da un anno non riceveva più affidamenti dalla Provincia, dopo aver svolto servizi strumentali dal 2009 al 2012.

Critiche alla decisione arrivano dal capogruppo del Partito democratico, Renzo Di Sabatino, che lo definisce un «un fallimento politico che rischia di comportare molti danni all'ente», mentre Massimo Amante (Rifondazione Comunista), che al momento del voto si è allontanato dall'aula, ha chiesto che la Provincia «si costituisca parte civile al processo». Il presidente Catarra ha sottolineato come gli unici debiti che '”Teramo Lavoro” ha «sono quelli verso i dipendenti che ancora vantano alcune mensilità, circa 400 mila euro».

Nel corso della stessa seduta è stata approvata, con il voto della maggioranza, anche la messa in liquidazione di «Borghi scarl», costituita nel 2006 insieme con diversi Comuni con l'obiettivo di promuovere il recupero dei borghi montani a scopi turistici. La società negli ultimi tre anni non ha avuto alcuna risorsa finanziaria a disposizione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA