Un momento della manifestazione

TERAMO

La rabbia dei cittadini contro le maxi bollette dell'acqua fino a 3000 euro / VIDEO INTERVISTA

Sit-in stamattina della Casa del popolo per chiedere alla società che gestisce il servizio idrico una moratoria destinata alle famiglie in difficoltà 

TERAMO. «Non ci arrendiamo. Ci continueremo a battere fino a quando non otterremo ciò che vogliamo: una moratoria totale per chiunque si trova in difficoltà perché i cittadini meritano rispetto». Così Davide Rosci della Casa del Popolo di Teramo motiva la decisione di scendere in piazza per protestare contro le maxi bollette dell'acqua ricevute dalla Ruzzo Reti.

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In piazza contro le bollette pazze dell'acqua: "Subito la moratoria"
Sit-in sotto la sede della società teramana Ruzzo Reti. I manifestanti non si arrendono e chiedono, con Davide Rosci, di sospendere i conguagli e le richieste di pagamento anomale ricevute dagli utenti in piena pandemia (video Luciano Adriani).

Il sit-in si è tenuto stamattina (sabato 10 aprile) davanti alla sede della Ruzzo Reti spa di Teramo, in via Nicola Dati (piazza Garibaldi) per contestare le cosiddette "bollette pazze" recapitate dalla società in un momento di crisi economica e sanitaria. Come raccontano i cittadini, infatti, c'è chi ha ricevuto conguagli e richieste di pagamento che arrivano a 3.000 euro e anche di più. E per questo si sono rivolti alla Casa del popolo per chiedere un intervento da parte dell'ente gestore. «La moratoria è un intervento di giustizia sociale - sottolinea Davide Rosci - soprattutto nei confronti delle fasce più deboli che non possono pagare o sono in difficoltà. A nostro avviso alcuni dei conguagli inviati oltre a essere ingiusti sono anche illegittimi».