La vallata del Fino ricorda i suoi emigranti illustri

29 Settembre 2024

BISENTI. Si terrà sabato 5 ottobre a Bisenti, alle 16.30 in piazza Vittorio Veneto, la presentazione del giornale “2024. Anno delle radici italiane nel mondo”, pubblicato come numero speciale di...

BISENTI. Si terrà sabato 5 ottobre a Bisenti, alle 16.30 in piazza Vittorio Veneto, la presentazione del giornale “2024. Anno delle radici italiane nel mondo”, pubblicato come numero speciale di Vallata Oggi, il periodico protagonista dell’informazione nella vallata del Fino da 15 anni. L’evento, moderato da Monica Brandiferri, consigliera di parità della Provincia di Teramo e di quella di Chieti e supplente della Regione Abruzzo, prevede diversi interventi istituzionali, tra cui quelli dei sindaci Renzo Saputelli di Bisenti e Luigi Giammarino di Montefino. Seguiranno gli interventi di coloro che hanno collaborato alla realizzazione del giornale “Anno delle radici italiane nel mondo”: William Di Marco, docente di Storia Contemporanea, Simone Gambacorta, vice presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Lisa Falone, dottoressa in Storia dell’arte, Valeria Scipione, docente dell’istituto Zoli di Atri, Bruno Spadaccini, regista e scrittore, Giuseppe Tini, presidente dell’Università della Terza età di Montesilvano, e Monica Brandiferri. Concluderà Luca Salini, direttore del periodico Vallata Oggi, che dice: «Prendendo spunto dal fatto che il 2024 è stato dichiarato l’Anno delle radici italiane nel mondo e ponendo l’attenzione sulle realtà locali, emerge chiaramente come Bisenti sia un paese che ha dato i natali a personaggi illustri che si sono distinti nei loro settori e che hanno lasciato un patrimonio inestimabile di valori da custodire e tramandare. Si tratta di figure come suor Concetta Scipione, la scrittrice Ben Pastor, gli artisti-creativi Guido e Serafino Mattucci, delle quali si parla ampiamente nello speciale “2024. Anno delle radici italiane nel mondo”. Anche loro, come molti all’epoca, lasciarono Bisenti ed emigrarono verso gli Stati Uniti senza mai recidere il legame profondo ed eterno con il luogo delle origini».