Melania, all'esame una borsa

16 Ottobre 2011

È piena di oggetti, i familiari la consegnano ai pm

TERAMO. L'ultimo fronte ad aprirsi nella complessa inchiesta sul delitto Rea riguarda una borsa. È una borsa di Melania, piena di oggetti personali, che i familiari della vittima hanno portato giovedì scorso in Procura a Teramo.

Nella sacca porta-abiti che lo zio di Melania, Gennaro, ha preso dall'auto e portato negli uffici di via Beccaria davanti a un plotone di giornalisti e operatori tv incuriositi non c'era, dunque, solo un album fotografico della famiglia Rea, che conterrebbe diverse immagini ritenute interessanti. C'era anche questa borsa, il cui contenuto è top secret ma che, probabilmente, non è stata riempita di oggetti di recente, o comunque dopo la morte di Melania. Si può intuire che fosse una borsa utilizzata dalla donna fino al giorno della morte, se non addirittura quel tragico 18 aprile. Ed è qui, quasi certamente, che risiede il suo interesse.

Nell'inchiesta sull'omicidio della giovane mamma di Somma Vesuviana, trafitta da 35 coltellate e morta dissanguata nel bosco delle Casermette a Civitella, il fronte delle borse è importante soprattutto per un motivo: perché Salvatore Parolisi, il caporal maggiore dell'esercito in carcere dal 20 luglio con l'accusa di aver ucciso la moglie, ha dichiarato che quel giorno, quando è uscita di casa insieme a lui e alla figlia prima di scomparire, la donna non portava con sé alcuna borsa.

Chi conosceva Melania, ma anche chi sa cosa significa portarsi appresso una bimba di 18 mesi, ha sempre storto il muso di fronte a questa affermazione. Le borse di Melania, poi, sarebbero state ritrovate tutte nella casa di Folignano dove la famiglia Parolisi-Rea viveva. Ma, evidentemente, i dubbi restano. Al punto da aver spinto gli inquirenti a farsi consegnare una borsa ritenuta più importante delle altre.

Le domande, a catena, sono inevitabili: quella borsa in realtà Melania l'aveva con sé quando è stata uccisa? E, se sì, Parolisi (sempre che sia lui il colpevole) l'ha riportata a casa la sera del 18 aprile? Se lo ha fatto, qual è il motivo? Ma, in questo momento, è impossibile rispondere. Si può solo prendere atto dell'importanza che i pm teramani annettono a questo aspetto della vicenda. Uno dei tanti tasselli da mettere a posto, una delle tante cose che non tornano da chiarire.

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