GIULIANOVA. Una multa da 250 euro e il taglio di cinque punti sulla patente. Brutta avventura sul lungomare di Giulianova per Grazia Corini, ex presidente del comitato di quartiere Lido, che ha raccontato di essere stata multata dai vigili urbani in quanto sorpresa ad andare in bici parlando al cellulare.

«Appena risalita dalla spiaggia con una mano sul manubrio e l’altra al telefono», dice, «stavo per mettermi in marcia con la bici. Dopo appena due pedalate, vengo fermata da una pattuglia di vigili urbani che, in mezzo alla strada, mi chiedono i documenti. Incredula, poco dopo scopro che sto per ricevere un verbale da 250 euro per guida pericolosa in bici con il cellulare in mano. Poco prima, era successa la stessa cosa a un ragazzo che, parlando al telefono, pedalava a velocità moderatissima in sella a una bici. In entrambi i casi ci troviamo nella corsia ciclabile, sul lungomare, dove nel frattempo sfrecciano bici elettriche e muscolari senza alcun controllo, spesso a velocità molto più alte. Nessuno discute l’importanza delle regole, ma il punto è il criterio con cui si decide di intervenire: da un lato, tolleranza pressoché totale verso chi invade marciapiedi e aree pedonali in bici o monopattino, dall’altro, un intervento così deciso e formale per situazioni oggettivamente poco pericolose».

Corini fa parte di un comitato per la raccolta di firme per la sicurezza contro chi va in bici a forte velocità o con mezzi truccati.

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