Foto d'archivio

Prati di Tivo, valanga "anomala" si stacca dal Gran Sasso: funzionano i sistemi di protezione

E' arrivata fino a valle, ma la sua corsa è stata frenata dai paravalanghe lungo il pendio. La zona non è segnalata dalla specifica carta regionale. Allerta del sindaco e le ragioni del presidente della Provincia

PRATI DI TIVO. Una valanga si è staccata dal Gran Sasso ed è arrivata fino a valle. Non ci sono danni, né feriti. La valanga si è formata in quota in una zona non segnalata nenache dalla specifica carta regionale che raccoglie gli eventi di qusto tipo degli ultimi 50 anni. La massa di neve è stata frenata nella sua corsa dai paravalanghe (sistema "O'bell X") che sono stati collocati lungo il pendio.

Gli esperti ritengono che la valanga fosse di dimensioni significative e che si è probabilmente distaccata dal Corno Piccolo, nella notte fra il 26 e il 27 marzo. "Solo ieri, con l’aumento delle condizioni di visibilità, è stato possibile accertare quanto accaduto mentre oggi, con il miglioramento delle condizioni metereologiche, vengono svolte le opportune verificheo", afferma il sindaco Michele Petraccia che per domani, lunedì 30 ha convocato una riunione della commissione valanghe comunale per un’analisi dell’accaduto.

"Si tratta comunque di un fenomeno inusuale perché il distacco si è verificato in una zona non segnalata dalla carta valanghe regionale - aggiunge - le abbondanti nevicate dei scorsi giorni, caratterizzate da diverse tipologie di neve per i bruschi cambi di temperature, ha creato una massa instabile che è stata tenuta sotto controllo dai distacchi controllati con il sistema antivalanghe degli O’bell X. Grazie al puntuale scarico dei pendii, operato con personale specializzato, la valanga è stata frenata e non ha assunto una velocità e una dimensione pericolosa".

La circostanza è stata commentata anche dal presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura: "Un avvenimento, affatto inusuale in montagna, che dimostra l'utilità del sistema antivalanghe scelto dall'ente sulla base di autorevoli indicazioni e pareri di tecnici qualificati. Mai, come in questo momento, dovrebbe essere chiaro che ci sono scelte e decisioni che non vanno giudicate superficialmente e che le competenze hanno un valore specifico. Per mesi abbiamo assistito a balletti di opinioni e sentenze contro la scelta operata dall'amministrazione. Se tutti sono liberi di rappresentare la propria idea mi pare evidente che va recuperata la differenza fra chi ritiene di sapere tutto e chi, invece, per titoli ed esperienza, si deve assumere la responsabilità delle scelte operando in scienza e coscienza nel campo delle opzioni conosciute e possibili".