Rapine-fotocopia alle banche scatta il piano per prevenirle

Gli investigatori sono sicuri: i tre colpi a Tortoreto, Alba e Corropoli sono della stessa banda In un vertice in questura disposti maggiori controlli e chiesta la collaborazione degli impiegati

VAL VIBRATA. Su un fatto gli investigatori non nutrono più dubbi: le rapine messe a segno dall’inizio di gennaio alla Carisap di Tortoreto, a Banca Sella ad Alba Adriatica e alla Tercas di Corropoli portano la firma della stessa banda. I componenti sono italiani, del Sud e sono professionisti del mestiere. Nella gang c’è anche una donna che al colpo messo a segno al bivio di Corropoli, però, non ha partecipato. Il modus operandi - ad esempio l’orario pomeridiano, poco prima dell’aprirsi della cassaforte a tempo - le movenze ed alcuni aspetti somatici del sodalizio criminale portano gli investigatori a tracciare un profilo unico dei tre colpiai danni degli istituti creditizi. In mano i banditi, complessivamente, stringono qualcosa come 127mila euro. Ma i carabinieri del nucleo investigativo di Teramo, diretti dal capitano Nazario Giuliani e della compagnia di Alba Adriatica del capitano Pompeo Quagliozzi, hanno qualcosa di più delle semplici immagini sovrapposte. Che per ovvi motivi d’indagine non fanno trapelare.

Intanto la questura alza la guardia sulla recrudescenza del fenomeno in provincia di Teramo. Il rafforzamento del servizio antirapina nel Teramano è il primo atto dell’inasprimento della lotta alla criminalità. Lo ha deciso il questore. Dal 2012 si registra un aumento delle rapine in provincia di Teramo, specie quelle a danno delle banche. E’ quanto è emerso dall’analisi svolta a Teramo nel corso di un incontro voluto dal questore, Amalia Di Ruocco, a cui hanno partecipato i carabinieri, i rappresentanti per la sicurezza dell’Abi e degli istituti di credito vittime di rapine negli ultimi mesi. Il questore ha fatto presente che per quanto riguarda le modalità di attacco dei banditi alle banche nella maggior parte dei casi hanno avuto una lunga durata, le fasce orarie più a rischio sono state quella dalle 15 alle 16 e le armi maggiormente utilizzate si sono confermate essere quelle da taglio.

Di Ruocco ha assicurato il rafforzamento della vigilanza antirapina, soprattutto all’apertura e chiusura degli sportelli bancari, ma si è anche deciso di sensibilizzare il personale bancario sulla segnalazione alle forze dell’ordine di situazioni particolari di rischio, carenze gravi e impreviste delle misure di sicurezza e movimenti sospetti all’interno o all’esterno delle banche, prestando attenzione alla manutenzione dei sistemi di videosorveglianza agli ingressi e ai bancomat per verificarne il funzionamento e il giusto posizionamento per garantire sempre un’ottimale qualità delle immagini. Le banche cureranno la taratura dei sensori agli ingressi per migliorare la rilevazione di corpi metallici quali i taglierini, spesso usati nelle rapine. Si è registrata l’escalation delle rapine, in particolare nell’ultimo semestre. I banditi hanno toccato ogni angolo della provincia, ma la più colpita è la Val Vibrata.

Alex De Palo

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