<strong>Martinsicuro. </strong>Gli stranieri rimasti senza un tetto protestano prima in strada e poi sotto il municipio

Sequestrate le case degli africani

Blitz in una palazzina abitata da neri, trovati alloggi sovraffollati e sporchi

MARTINSICURO. Prima il blitz interforze con il sequestro di merce contraffatta e l'accompagnamento coatto in questura dei nordafricani non in regola con il permesso di soggiorno; poi i sigilli agli appartamenti dichiarati malsani dalla Asl; infine la protesta degli stranieri rimasti senza un riparo per la notte. Prima sotto il solleone, in strada, e poi, in serata, con un autentico bivacco sotto il Comune. È stata una giornata convulsa quella vissuta ieri a Martinsicuro.

IL BLITZ. Un ingente spiegamento di forze dell'ordine ha occupato intorno alle 8,30 via Vivaldi, nel quartiere Tronto. Una strada abitata per lo più da extracomunitari e finita alla ribalta già diverse volte per fatti di immigrazione clandestina, contraffazione e vendita di prodotti di moda e audiovisivi falsi. Una cinquantina di uomini della guardia di finanza e della polizia hanno perquisito ogni angolo di una palazzina abitata esclusivamente da ambulanti africani, buttando giù dal letto gli occupanti. Nel frattempo, per evitare possibili fughe e ogni accesso dall'esterno, favorendo così il transito dei mezzi delle forze dell'ordine, la polizia locale di Martinsicuro ha cinturato la zona circostante via Vivaldi impiegando sei uomini, che hanno vietato il passaggio di persone e veicoli fino al termine dell'operazione. Non si conosce il numero esatto dei nordafricani accompagnati in questura per gli accertamenti sulla loro identità e la posizione di immigrati, ma sarebbero una decina. Dal canto loro, le fiamme gialle hanno sequestrato un ingente quantitativo di merce (prodotti moda, accessori ed altro materiale contraffatto).

I SIGILLI. Anche la Asl ha partecipato all'ispezione degli alloggi di quella palazzina-dormitorio. Il sindaco di Martinsicuro Abramo Di Salvatore, sulla base della relazione sanitaria, ha firmato l'ordinanza di sgombero di sette appartamenti, mentre la questura ha posto i sigilli ad altri tre. Il primo cittadino ha ordinato alla polizia locale di procedere al sequestro sulla base dei rilievi ispettivi di tipo igienico-sanitario. Gli alloggi erano malsani, con le pareti ammuffite. A terra sporcizia e scarafaggi. La questura ha invece basato il provvedimento su presupposti di ordine pubblico, poiché gli alloggi di medie dimensioni erano occupati da un numero eccessivo di persone, alcune irregolari.

IL SIT-IN. La reazione degli extracomunitari ai sequestri non si è fatta attendere. Sotto il solleone del pomeriggio una cinquantina di stranieri hanno organizzato un sit-in di protesta sotto la palazzina di via Vivaldi per chiedere di poter rientrare in casa per la notte. È stato necessario a questo punto garantire l'ordine pubblico (era presente anche qualche avvocato, che ha cercato di placare gli animi) con la presenza di carabinieri e polizia municipale.

IL CONSOLE.
Il console onorario del Senegal, Tullio Galluzzi, ieri pomeriggio ha raggiunto Martinsicuro per portare conforto alle famiglie. ‹‹Questa sera (ieri, ndc) 20-30 famiglie con bambini non avranno un luogo dove dormire››, dichiara il console, ‹‹faccio appello alle istituzioni locali perché non lascino sole queste famiglie e provvedano a trovare loro un riparo››.

IL BIVACCO.
Circa 60 senegalesi, componenti di 20 famiglie, hanno poi protestato davanti alla sede del Comune. Si sono accampati in strada, alcuni muniti anche di materassi, per chiedere una sistemazione al sindaco. A loro si sono aggiunti altri cittadini africani che risiedono nella zona, che hanno portato la loro solidarietà ai connazionali. Il bivacco di protesta, controllato a vista dalle forze dell'ordine, è durato tutta la notte e potrebbe andare avanti ad oltranza anche oggi se non ci saranno sviluppi nella vicenda.

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