Stato Antartico, il giudice: Petrella non sapeva

2 Giugno 2023

Le motivazioni del Riesame dopo il no alla custodia cautelare e il ricorso della Procura di Catanzaro

TERAMO. Si arricchisce di un nuovo capitolo giudiziario l’inchiesta della Procura di Catanzaro (diretta da Nicola Gratteri) sulla presunta truffa dello Stato Antartico che ha coinvolto tre teramani attualmente a processo tra cui il medico no vax Roberto Petrella.
Nelle motivazioni (depositate mercoledì) con cui il tribunale del Riesame di Catanzaro all’epoca rigettò l’appello avanzato dalla Procura dopo che il gip aveva respinto la richiesta di ordinanza cautelare per Petrella i giudici scrivono: «Petrella, noto medico no-vax assume il ruolo di presidente dell’ordine dei medici sangiorgesi con il compito di cooptare altri medici no-vax. Invero, sebbene risulti evidente intensa e sentita attività di proselitismo del Petrella, dunque il suo contributo agevolatore nei confronti dello Stato Antartico, non sussistono concreti elementi dai quali inferire la consapevolezza dell’indagato della natura e dei fini dell’associazione, dunque l’affectio societatis dell’indagato, che peraltro non risponde di alcun reato fine, nè risulta aver contribuito ad alcuna delle attività illecite». Realtà, aggiungono i giudici, confermata dalle intercettazioni.
«Dall’attività intercettiva», si legge ancora nelle motivazioni, «emerge una mera e profonda adesione al progetto di autodeterminazione statale, mancando la prova della consapevolezza degli scopi illeciti perseguiti, che non può, allo stato, inferirsi unicamente sulla base della qualifica professionale, quantomeno in tale fase cautelare e allo stato degli atti. Tali elementi, dunque, a parere del collegio, non appaiono sufficienti a delineare una stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo in esplicazione del quale l’interessato “prende parte” al fenomeno associativo».
Petrella è difeso dall’avvocato Tommaso Navarra che così commenta: «Il provvedimento è chiaro e sebbene intervenuto per il momento cautelare contiene puntuale ricostruzione della marginale posizione del mio assistito che ha sempre agito in buona fede senza aver ricevuto alcuna diretta o indiretta utilità».(d.p.)
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