Street food, nuovo evento ma il Comune vuole garanzie 

Il Festival internazionale del cibo di strada approda a Teramo in viale Mazzini Dopo lo sversamento d’olio in piazza Martiri l’ente ha chiesto una fidejussione

TERAMO. Dai culurgionis d’Ogliastra alla bombetta di Alberobello passando per i piatti tipici dei Balcani, in un tripudio di sapori e profumi. Il Festival internazionale dello street food 2019, ideato e organizzato dal giovane imprenditore torinese Alfredo Orofino, approda anche a Teramo e da domani a domenica animerà viale Mazzini dove chef qualificati, su 25 trucks, preparanno “cibo da strada” con ricette provenienti da tutto il mondo.
Dopo l’evento di street food in piazza Martiri e l’AperiAdsu nell’area archeologica di Madonna delle Grazie il fine settimana vedrà dunque un altro evento gastronomico, questa volta lungo il viale dei Tigli. Un evento patrocinato dall’amministrazione comunale che però, dopo quanto accaduto in piazza Martiri con lo sversamento di olio nella fontana, ha messo le mani avanti chiedendo all’organizzazione una fideiussione per coprire eventuali danni. «Il nostro obiettivo è riempire tutti i weekend con degli eventi», spiega l’assessore Antonio Filipponi, «e in questo senso uno degli aspetti che vogliamo valorizzare maggiormente è quello dell’enogastronomia. Accanto agli appuntamenti dedicati alla cucina tipica teramana ci sono anche quelli dedicati allo street food, che si concentrano solitamente nei periodi di settembre, ottobre e novembre e nel periodo estivo. Questa volta, però, abbiamo chiesto una fideiussione per eventuali danni». Fideiussione che sarà chiesta anche in futuro in occasione di analoghi appuntamenti. L’assessore precisa in ogni caso come l’evento in piazza Martiri, che non ospiterà più manifestazioni di questo tipo, e quello in viale Mazzini, zona di pregio ampiamente videosorvegliata, siano due eventi distinti con due diverse organizzazioni e come quest’ultimo sia «assolutamente di qualità».
Per quanto riguarda il Festival internazionale dello street food i diversi ristoranti su due ruote offriranno sia piatti internazionali, che spazieranno dalla cucina serba a quella irlandese passando per quella spagnola, argentina e americana, sia piatti tipici della cucina italiana come gli arrosticini, la focaccia genovese, la porchetta di Ariccia, gli hamburger di Chianina, la bombetta di Alberobello, le fritture di pesce. Ad accompagnare i piatti ci saranno inoltre birre artigianali prodotte da birrifici italiani e stranieri come quelli bavaresi, cechi e americani. «Vogliamo far conoscere una nuova ristorazione», afferma Alfredo Orofino, «una ristorazione mobile, realizzata solo ed esclusivamente con cibi che puntano alla qualità senza tralasciare il buon bere, l’accoglienza e l’aggregazione tra culture». Quella di Teramo è la XIX tappa del Festival, al quale fino a oggi hanno partecipato oltre due milioni di persone.
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