Teramo, in catene per la cassa integrazione

Le operaie della Fashionable protestano sotto Provincia, prefettura e Dpl

TERAMO. Si sono incatenate con il coraggio della disperazione davanti a tre uffici pubblici. La lunga mattina delle lavoratrici della Fashionable di Villa Ricci di Sant'Omero è iniziata ieri sotto la direzione provinciale del lavoro, in via Franchi. E' proseguita poi sotto la Provincia per concludersi sotto la prefettura. Ma alla fine un risultato l'hanno ottenuto, la pratica per ottenere l'agognata cassa integrazione straordinaria è stata sbloccata. Ora dipende tutto dal ministero del Lavoro.

Le 25 operaie dell'azienda di confezioni vivono dal dicembre scorso senza un euro. L'azienda chiuse a fine febbraio (senza pagare alcuni stipendi arretrati) e la pratica per la Cigs venne avviata il 1º marzo, ma c'è stata un'ispezione ad aprile nella fabbrica e sono state trovate 9 operaie al lavoro, senz'assunzione, per un'altra ditta che dopo l'ispezione ha formalizzato affitto e assunzioni. Questa irregolarità, poi sanata, ha però bloccato la pratica. Dopo una serie di solleciti si era arrivati, una ventina di giorni fa, a un via libera verbale del ministero, almeno per le donne non trovate al lavoro. Ma poi è accaduto qualcosa, per cui dal ministero hanno chiesto un'altra ispezione della Dpl. E ieri pomeriggio, dopo la mattinata di proteste è arrivata la comunicazione al sindacalista che segue la vertenza, Giampiero Daniele della Femca Cisl, che ieri è stato accanto alle operaie insieme all'altro collega della Cisl, Antonio Liberatori: la direzione provinciale del lavoro ha completato la pratica e l'ha inviata al ministero.

"Abbiamo subito informato la Provincia", spiega Daniele, "che seguirà l'iter della pratica al ministero. Il presidente Catarra e il vice Rasicci già in mattinata si erano impegnati a seguire l'evolversi della vicenda a Roma". Le lavoratrici hanno anche incassato la disponibilità del prefetto, Eugenio Soldà, che ieri mattina ha incontrato una delegazione. Il prefetto si era già informato alla Dpl sulla situazione delle operaie e ha dato la disponibilità a dare un sostegno, per quanto possibile. In definitiva la mobilitazione di tutte le istituzioni per il momento ha avuto effetto e le operaie ora possono sperare nell'arrivo della cassa integrazione straordinaria.

Daniele intravede uno spiraglio, anche se non si sbilancia. "La Cisl nazionale ora seguità l'iter della pratica al ministero", dichiara, "la storia delle 25 operaie si deve definire. Non rispondendo si fa danno alle lavoratrici. Se si tengono in sospeso non possiamo nemmeno avviare la procedura di mobilità. Nella malaugurata ipotesi in cui la domanda venga respinta, sono soldi persi perchè l'azienda non ha pagato gli ultimi tre stipendi ed è in una procedura fallimentare".

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