Teramo, riapre il Castello Della Monica: visite e mostra per le festività

Il nuovo lotto di lavori è stato concluso, il Comune intende inaugurare sabato gli spazi riqualificati. L’assessore Filipponi: «Un tassello importante in una fase storica dove abbiamo carenza di spazi»
TERAMO. Le festività natalizie regaleranno ai teramani, e non solo, la riapertura del Castello Della Monica. Salvo imprevisti, il suggestivo edificio dovrebbe tornare ad accogliere i visitatori da sabato 13 dicembre. Il Comune sta portando avanti gli ultimi preparativi per organizzare un ritorno alla fruizione durante le feste. Il Castello, a due passi da piazza Garibaldi, da alcuni anni è oggetto di sistematici e programmati interventi di riqualificazione: lavori che si muovono per lotti e che fanno dell’edificio un cantiere in evoluzione. Dopo decenni di abbandono e degrado, è stato riaperto nell’estate del 2022 grazie ad alcuni lavori di messa in sicurezza e riqualificazione. Una restituzione alla città che ha richiamato migliaia di visitatori. Si sono poi susseguite altre chiusure per consentire interventi nei piani alti, alla torretta e in porzioni di edificio allo stato grezzo. Interventi non compatibili con l’apertura al pubblico. Così da oltre un anno e mezzo il Castello non è visitabile, ma ora il nuovo step di lavori è concluso. Nel fine settimana i cancelli dovrebbero riaprirsi ma il recupero del complesso neogotico non può dirsi concluso. Saranno infatti programmati nuovi lavori alla facciata che potrebbero però non costringere alla chiusura.
L’edificio tornerà visitabile e l’amministrazione sta organizzando delle iniziative culturali da far svolgere all’interno. In particolare, si sta lavorando all’allestimento di una mostra. «Siamo soddisfatti anche perché recuperiamo uno spazio utile alla città, oltre che particolarmente apprezzato dai cittadini», spiega l’assessore alla cultura Antonio Filipponi, «Resta centrale il tema degli spazi in questa fase storica di Teramo: ne sono pochi perché abbiamo tanti lavori in corso, penso al teatro comunale in primis. Qui il cantiere procede spedito ma durerà almeno un altro anno. Quindi ogni tassello di recupero e riapertura è importante. Da poco abbiamo riaperto la sala ipogea dove da subito sono stati promossi ed organizzati eventi», prosegue l’assessore, «C’è necessità di spazi e non si può trascurare la questione della sala polifunzionale della Provincia: una delle più grandi in città, chiusa da tempo per questioni burocratiche e amministrative». Intanto proprio la sala ipogea si appresta, probabilmente da marzo, ad accogliere il consiglio comunale: al parco della Scienza, infatti, dovrebbero entro un paio di mesi partire i lavori per trasformare l’auditorium in un teatro provvisorio.
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