Teramo, rissa per debiti di droga: tre arresti e due denunce

Nella notte in pieno centro si affrontano zio e nipote pugliesi, già feriti la notte del 24, e un gruppo di teramani

TERAMO. Tre arresti e due denunce per rissa. E' il bilancio della notte violenta vissuta in centro storico, la seconda in quattro giorni che coinvolge le stesse persone e sempre, a quanto pare, per lo stesso motivo: una fornitura di droga non pagata. 

Poco dopo la mezzanotte, un giovane ha segnalato al 113 una violenta rissa in atto in  via della Verdura.
I poliziotti di tre Volanti giunti sul posto, dopo aver appreso dai testimoni utili elementi sull’accaduto e che i corrissanti  si erano allontanati verso piazza Sant'Anna, riuscivano a rintracciare S.A., 32enne brindisino, con il volto tumefatto e sanguinante in più punti, e B.P., 22enne nipote del precedente, che riferivano di essere stati aggrediti e colpiti ripetutamente da alcuni giovani locali. Nella notte tra il 23 e il 24 i due erano stati trovati feriti poco lontano e avevano accusato un non meglio precisato gruppo di giovani di colore.

L’immediata ricerca nelle vie circostanti  consentiva agli agenti di bloccare F.G., 35enne teramano noto alle forze di polizia per fatti di droga e ripetuti atti di violenza anche legati al mondo ultrà, mentre gli altri due partecipanti teramani, A.M. e L.D.D., anche quest’ultimo già conosciuto per episodi violenti, riuscivano a dileguarsi nel buio.All’arrivo delle Volanti F.G. e A.M. per allontanarsi più velocemente aggredivano un giovane che passava in bicicletta sottraendogli il mezzo, con cui riusciva ad allontanarsi solamente il secondo. F.G., peraltro, aveva sostenuto riguardo alla rissa del 24 dicembre (che aveva visto interessati anche zio e nipote brindisini) di essersi trovato in quel luogo solo perché si era “adoperato” per disarmare gli stessi da un coltello, versione che oggi, dopo l’accaduto, non può trovare riscontro.

S.A., accompagnato al pronto soccorso del Mazzini, per trauma al naso e zigomo sinistro e ferita all’arcata sopraccigliare è stato giudicato guaribile in dieci giorni. I poliziotti hanno trovato una cintura sul luogo della rissa ed un coltello occultato in una vicina cassetta postale da uno dei corrissanti. F.G., B.P. e S.A. sono stati tratti in arresto per  rissa aggravata e messi ai domiciliari, a disposizione della Procura della Repubblica. A.M. e L.D.D. sono stati denunciati a piede libero sempre per rissa e F.G. e A.M. anche per furto della bicicletta.