barriere architettoniche

Teramo, tour in carrozzina per sindaco e consiglieri comunali

Gli amministratori sperimentano le difficoltà affrontate dai disabili e convocano un consiglio straordinario sull’argomento

TERAMO. «Prima di arrivare a qualche conclusione prova a camminare nelle mie scarpe. O con la mia carrozzina da disabile», potremmo aggiungere, parafrasando una canzone dei Depeche Mode. Ed è stata proprio un'esperienza di empatia quella che, ieri mattina, hanno vissuto il sindaco Maurizio Brucchi insieme ad alcuni assessori e consiglieri comunali. Accogliendo la proposta lanciata dalle associazioni Teramo solidale e Carrozzine determinate, gli amministratori si sono seduti sulle carrozzine toccando con mano le difficoltà affrontate quotidianamente da chi ha problemi di movimento.

[[(Video) Teramo, sindaco e consiglieri in carrozzina per la città]]

L'iniziativa ha avuto come esito la convocazione straordinaria di un consiglio comunale per il 3 dicembre –nella giornata mondiale dedicata alla disabilità – dove discutere le proposte presentate dalle associazioni. La "passeggiata" in centro città si è rivelata sconfortante, e non solo per la presenza di barriere architettoniche ovunque – inaccessibile la quasi totalità di uffici pubblici, bar e negozi – ma anche per alcuni episodi d'insensibilità avvenuti durante la mattinata. A fare le pulci a tutte le situazioni non a norma, Claudio Ferrante, l'energico presidente di Carrozzine determinate, che ha guidato la verifica nella "Teramo fuorilegge".

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Prima tappa il Comune e l'elenco delle inefficienze non si è fatto attendere: non ci sono le indicazioni per l'entrata secondaria facilitata; i bagni hanno porte strette e scalini; impossibile poi pensare che un disabile possa essere eletto e sedere sugli scranni del consiglio, poiché non ci sono pedane; inaccessibili infine gli uffici, anche la sede dell'opposizione. Una situazione che fa il paio con il commento del presidente del consiglio comunale Milton Di Sabatino che alla vista del sindaco in carrozzina ha esclamato: «Ma non è che porta male? mi fa brutto». Non è andata meglio nella sede dell'assessorato alle politiche sociali dove l'assessore Valeria Misticoni, sedendosi sulla carrozzina, dopo molte insistenze, non è riuscita neanche a varcare la soglia dell'ingresso. E' risultato fuori norma anche il palazzo provinciale dove hanno sede l'Ufficio scolastico e la polizia provinciale e dove Ferrante ha lasciato in dono un sacchetto di asfalto: «Con quattro euro si elimina il gradino e si risolve il problema». Stesso discorso per la sede dell'Inps, nella quale si svolgono le visite mediche per l'invalidità civile, e teatro di una caduta di stile da parte di un'impiegata che, avvalendosi della protezione della guardia giurata, ha chiuso la porta in faccia ai presenti. Toccante a questo punto la testimonianza di Enzo Cipollone un ragazzo in carrozzina che vive in un palazzo senza ascensore, al terzo piano, e che solo grazie alla solidarietà dei suoi amici – che lo imbracciano ogni volta su e giù per le scale – può uscire di casa e non sentirsi prigioniero.

Commossi e con le bolle alle mani gli assessori e i consiglieri comunali, quelli rimasti fino alla fine, che hanno sperimentato la fatica del muoversi in città. E risoluto il sindaco Brucchi il quale, ringraziando l'associazione per l’opportunità di crescita, si è impegnato ad affrontare i problemi rilevati, invitando a collaborare anche tutti gli altri enti interessati. E se Ferrante ha promesso «fra sei mesi torneremo», un secondo rappresentate di Carrozzine, Andrea Silvestrone, ha ricordato: «Le barriere, la diversità non esistono: è l'ambiente, siamo noi a costruirle».

Emanuela Michini

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