Trenitalia chiede ai fedeli di Alba 53mila euro per andare dal Papa

Preventivo shock al parroco che voleva organizzare un convoglio per il Vaticano il 6 novembre. Don Stefano: "Siamo costretti a ripiegare sugli autobus e a lasciare a casa disabili e anziani"
ALBA ADRIATICA. Servono oltre 53mila euro per affittare un treno che porti i fedeli a Roma dal Papa, così il pellegrinaggio si svolgerà sugli autobus. Il parroco di Alba Adriatica si scaglia contro Trenitalia: «E’ una presa in giro: con una cifra del genere preferirei di gran lunga realizzare una struttura per i giovani». Avrebbero dovuto pagare tra i 90 ed i 135 euro a testa i tanti fedeli albensi, al momento diventati 550, che il 6 novembre si recheranno a Roma per incontrare Papa Francesco per un’audizione nella sala Nervi. L’evento, organizzato dal vescovo di Teramo-Atri Michele Seccia, vede la partecipazione di fedeli da ogni parte della diocesi di Teramo, ma ad Alba l’affluenza è stata talmente alta che don Stefano Galeazzi, parroco di Sant’Eufemia, aveva pensato al servizio charter di Trenitalia di cui aveva letto diverse pubblicità.
Spiega il giovane parroco albense: «Con il treno, ed i suoi servizi igienici e per il trasporto di disabili, avremmo potuto accompagnare senza problemi anche tanti nostri parrocchiani meno fortunati e anziani. Il treno inoltre, a parte il fatto che è più ecologico e comodo, ci avrebbe lasciato a 500 metri dal luogo di destinazione, contrariamente ai pullman che devono fermarsi più lontano». Ma Trenitalia ha risposto alla richiesta di don Stefano con un preventivo proibitivo: oltre 48mila euro più l’Iva al 10%, per un totale di oltre 53mila euro. Questa la richiesta economica del servizio charter di Trenitalia per dieci vagoni di seconda classe con 600 posti a bordo, dalla stazione di Alba a quella di San Pietro a Roma e ritorno.
Il prezzo, diviso per il numero di fedeli, è comunque molto più alto rispetto a quello dei biglietti dei treni di linea per la stessa tratta e appare fuori mercato rispetto agli altri mezzi di trasporto. Stupito dalla richiesta, il parroco ha così inviato una raccomandata a Trenitalia chiedendo spiegazioni ed un controllo su possibili errori nel preventivo, ma la risposta è stata prima il silenzio e poi, nonostante l’insistenza di don Stefano, la conferma del prezzo. «Sentendosi presi in giro, diversi disabili e anziani hanno deciso di non partire più per niente», racconta un amareggiato Don Stefano, che ha rifiutato il preventivo commentando: «Un capitale del genere, più che regalarlo a Trenitalia, lo investirei per una delle mie priorità: una struttura per accogliere i nostri ragazzi, che ad Alba si riversano sulla strada non disponendo di punti di riferimento. Ora da qui partiranno lo stesso 11 pullman, di cui otto dalla mia parrocchia, due da Villa Fiore ed uno da Basciani: le iscrizioni si chiudono lunedì. Viaggiando su gomma i fedeli, per vedere Papa Francesco, spenderanno solo 16 euro».
Luca Tomassoni
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