TERAMO

Vendono alcolici ai minori, due attività del centro rischiano la sospensione

Controlli a tappeto della polizia locale: sanzionato e denunciato anche il titolare di un ristorante che ha trasformato il locale in discoteca senza avere le licenze 

TERAMO. Ristoranti che di notte si trasformano in discoteche, supermercati e pubblici esercizi che vendono superalcolici ai minori, normative anti Covid eluse con i più svariati stratagemmi.

Nella città, di notte, nel week end, si registrano episodi di inciviltà, perpetrati in particolare da gruppi di minori che si lasciano anche andare ad atti di vandalismo, risse, consumo e spaccio di sostanze stupefacenti. I ragazzi si ritrovano nei luoghi più disparati, fuori da occhi indiscreti, per poi riversarsi lungo le vie cittadine.

Questa è la situazione riscontrata dal nucleo antidegrado della polizia locale di Teramo. Malgrado molti pubblici esercizi siano stati già sanzionati ai sensi della legge che vieta la vendita di alcolici ai minori, alcuni giovani, consapevoli della situazione, tentano di bypassare i controlli acquistando superalcolici presso supermercati del centro.

Durante lo scorso week end, non sono però sfuggiti all'occhio attento della polizia locale che, dopo aver seguito ed identificato un nutrito gruppo di minori, ha contestato la relativa violazione al titolare di un noto supermercato. Anche un frequentatissimo pubblico esercizio delle vie cittadine è incappato nella medesima infrazione. Ora entrambi rischiano la sospensione dell'attività fino a 3 mesi.

Nella nottata tra venerdi e sabato è stata la volta di un ristorante che, dopo l'una di notte, si trasformava in vera e propria discoteca. Numerose le violazioni accertate: dal mancato contingentamento dei clienti all'omesso uso di mascherina, dal pubblico trattenimento danzante abusivo alla mancanza di agibilità dei locali di pubblico spettacolo, fino alla mancanza di certificato prevenzione incendi. Il titolare dell'attività è stato sanzionato amministrativamente e denunciato alla procura della Repubblica. Ora scatterà la sospensione dell'attività.