Roseto degli Abruzzi

Roseto, picchiano uno studente e mettono il video su WhatsApp: denunciati tre minori

3 Novembre 2025

L’episodio era stato immortalato in un video, diventato successivamente virale dopo la sua diffusione su vari gruppi WhatsApp. La vittima, un 16enne di origini indiane, non aveva detto nulla ai genitori, poi il malore e il ricovero in ospedale

ROSETO DEGLI ABRUZZI. Individuati gli aggressori del 16enne, di origini indiane e residente a Morro d’Oro, che ai primi di ottobre davanti alla sua scuola era stato vittima di un pestaggio da parte di tre coetanei. L’episodio era stato anche immortalato in un video, diventato successivamente virale dopo la sua diffusione su vari gruppi WhatsApp. Il minorenne aveva riportato lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Il padre si era presentato alla stazione carabinieri di Roseto degli Abruzzi per denunciare quanto accaduto al ragazzo, frequentante l’istituto superiore Moretti.

E così, mentre la preside Maranella aveva subito risposto annunciando un piano antibullismo, le indagini avviate dai militari dell’Arma, e dirette dalla Procura presso il tribunale per i minorenni dell’Aquila, hanno consentito dopo un mese di identificare il gruppetto: per i tre è scattata la segnalazione all’autorità giudiziaria in quanto ritenuti presunti responsabili di concorso in lesioni personali. Sono in corso ulteriori approfondimenti per fare piena luce sulla vicenda.

Tra la vittima e i suoi aggressori, tutti 16enni, la lite era cominciata qualche giorno prima, alla fine di settembre, per le vie del paesino dove tutti risiedono. Uno scambio di insulti, qualche parola di troppo, e una brevissima scazzottata. Sembrava finita lì, ma evidentemente qualcuno di loro aveva voglia di vendicare l'accaduto. Alla fermata del bus, qualche giorno dopo, poco meno di un mese fa, la seconda puntata. Ma in questo caso non si era trattato di uno scontro alla pari: il 16enne era solo ad affrontare un gruppetto più nutrito, che non ha esitato ad aggredirlo, senza esclusione di colpi.

Una spedizione punitiva, con altri "complici” impegnati a filmare il pestaggio, per poi pubblicare il video sui social e organizzare una sistematica derisiore del coetaneo picchiato. Il quale non ha raccontato subito in famiglia quanto gli fosse capitato: è stato costretto a farlo quando ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso, per il persistere di forti dolori, giudicati guaribili in 10 giorni. Ai genitori ha riferito dell'aggressione, mostrando anche il video diventato virale. E' stato il padre a recarsi dai carabinieri per denunciare quanto accaduto all'esterno dell'istituto superiore rosetano. I militari hanno sequestrato il video e avviato le ricerche degli autori così come dei partecipanti al pestaggio.

Adesso i tre coetanei della vittima hanno un nome e un cognome e la Procura dei minorenni dell'Aquila, che ha diretto le indagini, contesta loro il concorso in lesioni personali.

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