Abruzzo alla guida del polo dell'auto

Accordo con la Basilicata. Primavera: la Val di Sangro cabina di regia

PESCARA. L'Abruzzo vuole un ruolo di primo piano nel polo della innovazione per la grande industria manifatturiera, e la Val di Sangro, con i colossi Sevel e Honda, si candida a essere la cabina di regìa della ricerca nel settore dell'Automotive per il Centro-Sud. E' lo spirito che anima un protocollo d'intesa elaborato da Confindustria Chieti, che ha scelto come primo partner i titolari di aziende della Basilicata che operano nelle grandi produzioni metalmeccaniche.

Sbloccata la procedura al Cipe sui fondi Fas, dopo il vertice di Palazzo Chigi che ha dato nuova linfa al Patto per lo Sviluppo, i tempi sono maturi per incrementare il giro d'affari che costituisce già oggi una buona fetta dell'export regionale. A spiegare i termini dell'accordo con gli industriali lucani, nella regione che ospita lo stabilimento Fiat di Melfi, è il presidente degli imprenditori teatini, Paolo Primavera. «Firmeremo nei prossimi giorni un documento che, nelle sue linee essenziali, è già definito tra Confindustria Chieti e gli imprenditori della Basilicata», afferma Primavera, «il nostro obiettivo è principalmente quello di promuovere reti d'impresa tra le due regioni, cominciando proprio con la Basilicata, perché in questa regione sono da tempo allacciati rapporti di proficua collaborazione e perché, tra Abruzzo e Basilicata, numerose piccole e medie aziende sono impegnate nell'indotto delle produzioni metalmeccaniche della Val di Sangro».

Tanto interesse per l'Automotive, con il progetto del campus tecnologico che figura al primo posto delle priorità nel Fas Abruzzo, è giustificato soprattutto dai numeri di una specializzazione che si consolida in polo di eccellenza non solo in termini quantitativi. Complessivamente, il settore Automotive a livello nazionale incide per il 4,5% del prodotto interno lordo (Pil). Ma, per l'Abruzzo, il dato è ancor più significativo considerando che, senza l'apporto dell'Automotive, l'export regionale subirebbe una contrazione del 50%. Significativo il ruolo della innovazione anche in termini di occupazione, giacché in Abruzzo incide al 20 per cento per numero di addetti nell'intero settore manifatturiero regionale. Cifre importanti, che meritano un impegno particolare a detta del presidente di Confindustria Chieti: «Il protocollo con la Basilicata è strategico soprattutto per l'indotto Sevel con la Fiat di Melfi. E se prima di questo annuncio era necessario sbloccare il pacchetto Fas, quindi i 34 milioni di finanziamenti assegnati al campus tecnologico della Val di Sangro, oggi possiamo dire che l'accordo con la Confindustria lucana è solo il primo passo verso un'altra serie di intese che vogliamo stipulare, sempre a livello di Confindustria, con altre regioni meridionali, in particolare con Campania e Puglia, come pure con aree industriali del Nord che lavorano su queste produzioni».

Sostanzialmente il protocollo verterà sui fattori della produzione, i servizi e la commercializzazione dei prodotti oltre a innovazione e ricerca. «Un'intesa», riprende Primabera, «che servirà quindi a coordinare e stimola la nascita di reti d'impresa ina una regione come la Basilicata dove l'Automotive è un settore forte e trainante. Così, una volta creato il campus della Val di Sangro, l'Abruzzo potrebbe diventare il punto di riferimento della innovazione su cui convergono i centri di ricerca di altre regioni. E' l'idea di proporci come cabina di regia del Centrosud ad averci sorretto nell'indicare con grande determinazione l'Automotive come priorità assoluta. Settore che in Abruzzo conta 30mila lavoratori, di cui 25mila solo nella provincia di Chieti, mentre in Basilicata ha circa 9mila addetti e assorbe circa il 65% dell'export regionale».

Resta da capire quali saranno i tempi di erogazione dei Fas, quindi di realizzazione del campus in Val di Sangro. «Una volta ottenuti i finanziamenti», prevede Primavera, «il campus si può allestire nel giro di un anno con piste di prova dei veicoli, altri complessi e infrastrutture che serviranno a far partire l'attività».

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