Abruzzo da bollino rosso: impennata di notti tropicali

La classifica delle città più colpite dai cambiamenti climatici: Pescara 23ª in Italia. E aumentano le temperature in queste ore: oggi e domani previsti picchi fino a 38°
PESCARA. Caldo forte, costante. Di giorno e di notte. Quando il sole cala si respira l’aria afosa e appiccicosa dei tropici. E Pescara, secondo il report realizzato da IlMeteo per il Corriere della Sera, è 23ª nella classifica delle città italiane maggiormente impattate dal cambiamento climatico. Notti tropicali sempre più frequenti, temperature massime estive in costante crescita, siccità prolungate e precipitazioni improvvise e intense: sono questi i segnali con cui il cambiamento climatico si sta manifestando con sempre maggiore evidenza. Con un totale di 284 milioni di dati raccolti ora per ora, lo studio ha preso in esame tutti i capoluoghi di provincia italiani, rilevando un dato allarmante. Nel capoluogo adriatico le notti tropicali, quindi le notti in cui la temperatura minima non scende sotto i 20 gradi, erano 49 l’anno. Quest’anno invece 73.
L’intensità delle precipitazioni, altro dato che mette in luce il continuo cambiamento, è passata da 18,9 millimetri di pioggia in un giorno a 16,4, con un complessivo aumento delle temperature medie in estate da 29 gradi a 29,6. Nella classifica delle 108 città maggiormente impattate dal cambiamento climatico Teramo è 73ª, e Chieti 84ª. Nel Teramano le notti tropicali registrate nel 2015 erano 55, oggi 64. Mentre a Chieti un aumento da 31 nel 2015 a 47 nel 2025. Con crescite esponenziali della temperatura media in estate: Teramo è passata dai 27,6 gradi del 2015 ai 29,2 di quest’anno e Chieti da 27,4 a 29,5. Trend positivo invece per L’Aquila, ultima nella classifica al 108ª posto, dove però a preoccupare è l’innalzamento delle temperature medie estive negli ultimi dieci anni: dai 25,8 gradi del 2015 ai 28,2 dell’ultimo anno.
Intanto, le temperature in Abruzzo sfiorano i 38 gradi. Pescara che nei giorni scorsi era città da bollino arancione oggi è passata a bollino rosso, e lo sarà anche domani, con oltre 35 gradi registrati. Il livello 3, cioè il bollino rosso, spiega il ministero della Salute, indica «condizioni di emergenza e ondata di calore con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive. A rischio gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Tanto più prolungata è l’ondata di calore, tanto maggiori sono gli effetti negativi attesi sulla salute». Non solo Pescara, il termometro in gran parte della regione arriva a sfiorare i 38 gradi. All’Aquila, nella frazione di Monticchio è stata registrata una temperatura di 37,7 gradi mentre Teramo rimane più stabile su i 34,8. È dunque un weekend bollente quello che si prospetta in Abruzzo.
«È difficile fare una previsione delle temperature per la stagione estiva ma il caldo potrebbe durare a lungo. Tutto dipenderà se l'anticiclone africano continuerà ad espandersi verso l'Italia, come accaduto in questi ultimi giorni», racconta a il Centro Giovanni De Palma, meteorologo e responsabile di Abruzzometeo, che continua: «Le temperature sono aumentate e aumenteranno a causa della rimonta di un promontorio di alta pressione di matrice nord-africana, il cosiddetto “anticiclone sub-tropicale” che favorisce la risalita di masse d'aria calda dalle regioni nord africane verso l'Italia e dalla compressione esercitata dalla figura di alta pressione. In sostanza l'aria si scalda per il soleggiamento, in questo periodo ai massimi annuali, e soprattutto per compressione: immaginiamo che sopra le nostre teste sia presente una grossa vite che comprime gli strati d'aria sottostanti e ne provochi l'ulteriore riscaldamento, specie negli strati d'aria in prossimità del suolo. Risalita di aria calda dalle regioni nord africane, soleggiamento e compressione, sono i tre effetti legati alla presenza e alla persistenza dell'anticiclone africano e proprio per questi fattori il caldo continua a manifestarsi anche durante le ore serali e notturne».
E sulle ondate di caldo umido che caratterizzano le estati della costa abruzzese dice: «L’umidità dipende soprattutto dalla persistenza dell'alta pressione che provoca un accumulo di umidità nei bassi strati dell'atmosfera e in prossimità del suolo. Questo fenomeno è favorito soprattutto dalle brezze marine».
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