Arrostiland, corsa ai voti tra i paesi d’Abruzzo per ospitare la decima edizione

8 Agosto 2025

Come una saga epica, impazza il toto-nomi. In palio l’allestimento dell’arena gastronomica del 2026. Finora 270mila preferenze, guida San Benedetto dei Marsi

L’AQUILA. Non è un semplice festival. Non è solo folklore né una sagra con griglie e fornacelle. Arrostiland è diventata, negli anni, un’arena epica dove i Comuni d’Abruzzo si sfidano per l’onore, per la gloria, per l’identità. Una corsa che ha il sapore della brace, il rumore delle risate collettive, la forza antica della Pasquetta vissuta «alla vecchia maniera». Arrostiland 2026 sarà la decima edizione, e questo numero tondo ha risvegliato in tutti i partecipanti qualcosa di più profondo. Non c’è solo la voglia di vincere. C’è il desiderio di rappresentare lo “Stato dell’anima”, quel luogo simbolico e reale che racchiude la vera essenza dell’Abruzzo: radici, ospitalità, appartenenza. Ventuno Comuni abruzzesi sognano di allestire la grande arena gastronomica della Pasquetta. L’edizione numero dieci, fissata per lunedì 6 aprile 2026, si apre come capitolo decisivo di questa saga epica.

VERSO IL DECENNALE – Dopo la straordinaria edizione 2025 a Torre de’ Passeri, l’organizzatore Fausto Di Nella aveva dichiarato pubblicamente che molto probabilmente Arrostiland non si sarebbe più fatto. L’impegno era stato immenso, la stanchezza palpabile. E invece, eccoci qui. Spinti da un’ondata popolare, dall’affetto delle comunità, dalle richieste delle greggi e dal senso profondo di appartenenza, Arrostiland si appresta al decennale.

SONDAGGIONE APERTO – Fino a domenica 17 agosto, sul sito ufficiale www.arrostiland.it, è attivo il Sondaggione, una sfida digitale continua. Ogni utente può votare ogni 12 ore da un singolo IP. Solo i Comuni più votati – gli 8 migliori – accederanno alla seconda fase, quella in cui la narrazione con i video-reel farà la differenza.

VOTI ANOMALI? – La febbre da Sondaggione ha generato qualche scossone imprevisto. Negli ultimi giorni, gli organizzatori hanno segnalato flussi anomali di voti, provenienti da indirizzi IP automatizzati, che hanno insospettito lo staff di Arrostiland (un sindaco ha addirittura svelato un trucco per votare più volte, ndc). È stato pertanto necessario un intervento straordinario di pulizia dei voti, che ha comportato una riscrittura della classifica. I principali Comuni coinvolti sono stati Pratola Peligna e Pacentro, ai quali sono stati sottratti centinaia di voti ritenuti non validi. Una lezione importante per tutti i partecipanti: Arrostiland si gioca a colpi di cuore, non di script.

LA CLASSIFICA – San Benedetto dei Marsi guida la classifica provvisoria con 39.290 voti (15%), tallonato da vicino da Pratola Peligna (36.267 voti - 13%) e Pacentro (28.947 - 11%). Campli era salito in quarta posizione, ma secondo la classifica aggiornata alle 18 di ieri, è stato nuovamente superato da Castelvecchio Subequo, che si riprende la quarta piazza. Corfinio si colloca sesto, mentre Palmoli resta ultimo ma spera di scalare grazie alla mobilitazione continua. Il flusso di voti è rapido e generoso (270.889 finora): in campo le comunità abruzzesi stanno esprimendo con forza la loro voglia di partecipare.

PRESENZE RECORD – La motivazione è chiara: ospitare Arrostiland significa accendere i riflettori sul proprio territorio. Nell’edizione 2025, svoltasi a Torre de’ Passeri (vincitrice al fotofinish contro Raiano), sono state registrate oltre 25mila presenze, con navette dedicate, treni potenziati e stand gastronomici sold-out. L’indotto economico ha coinvolto commercianti, agricoltori, artigiani, associazioni e Pro loco. Ecco perché i sindaci dei Comuni candidati si stanno muovendo come veri e propri strateghi di consenso.

STATO DELL’ANIMA – Non è un claim pubblicitario. Non è uno slogan da social. Lo “Stato dell’anima” è un concetto che nasce da dentro: è il luogo dove ti senti a casa, dove la brace non si spegne mai, dove ogni risata è collettiva e ogni arrosticino è un pretesto per stare insieme. Chi vincerà Arrostiland 2026 non sarà il Comune più ricco, né quello con più follower. Sarà quello che saprà incarnare questa idea profonda di identità abruzzese. Parole degli organizzatori.

I SINDACI – Questa competizione ha anche un lato umano: i sindaci sono i veri protagonisti, moderni condottieri che guidano i loro Comuni con post, video, ironia e determinazione. Si creano alleanze spontanee tra territori, con Comuni vicini che si promettono voto reciproco o appoggio morale. In altri casi scoppiano campanilismi affettuosi e battute incrociate. Ma il tono resta sempre quello giusto: inclusivo, goliardico, intelligente. Il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani, ha commentato con entusiasmo la testa della classifica: «Vivere questa corsa è un grande divertimento. Certo, l’agonismo c’è, ma quello che mi commuove è vedere la comunità partecipare. I più anziani che votano dal telefono, i gruppi che discutono il posto del loro territorio nella competizione: questo è il vero Stato dell’anima. Ciò fa capire quanto Arrostiland unisca le generazioni». «Se vinceremo, sarà una festa che coinvolgerà l’intera Marsica: gli altri Comuni limitrofi ci stanno supportando con entusiasmo. La vera forza non sta nella struttura, ma nella tenacia di organizzare e accogliere. Il territorio ce l’abbiamo, l’energia pure: è questo che conta». Sulla stessa lunghezza d’onda le parole di Antonella Di Nino, effervescente sindaca di Pratola Peligna: «Siamo partiti da subito con spirito agonistico, consapevoli che la strada è lunga e le sfide non mancano. Ma giorno dopo giorno abbiamo compreso il vero significato di Stato dell’anima. La comunità è scesa in campo con passione genuina: da ogni quartiere risuonano chiamate, messaggi, incoraggiamenti. Anche dalla diaspora abruzzese in Italia e all’estero: amici e parenti votano da lontano per darci sostegno. Questa gara ci sta unendo come mai prima. Ci stiamo divertendo, ma con la lucidità necessaria: vogliamo mostrare chi siamo. Forza Pratola non è slogan: è identità viva».

LE ORIGINI – Arrostiland nasce nel 2016 da un’idea di Fausto Di Nella, originario di Ortona, con l’obiettivo di celebrare la Pasquetta abruzzese e l’arrosticino. Da evento nato quasi per gioco attorno alla pagina Facebook “Abbruzzo di Morris”, è diventato negli anni un appuntamento fisso della primavera. Dopo lo stop forzato nel 2020 e 2021 causa pandemia, l’evento ha ripreso slancio, crescendo ogni anno in numeri, attenzione mediatica e coinvolgimento popolare. Le località che hanno ospitato Arrostiland finora: Roccascalegna e Crecchio nel 2016, Montebello di Bertona nel 2017 e 2018, Villa Celiera nel 2019, Vacri nel 2022 e 2023, Tollo nel 2024 e Torre de’ Passeri nel 2025.

FILOSOFIA DELL’EVENTO – Arrostiland non è solo una grigliata. È un festival di comunità, è la Pasquetta delle Pasquette. La partecipazione avviene tramite l’iscrizione di greggi, comitive di almeno 10 persone che si organizzano in maniera autonoma per cibo, bevande e allestimento. Ogni gregge sceglie un nome creativo e versa una quota che va a sostenere la Pro loco del posto. In cambio, riceve uno spazio attrezzato con tavoli, panche e corrente elettrica. L’atmosfera si accende già dalla sera di Pasqua, quando le prime greggi iniziano a montare le griglie. Il giorno di Pasquetta si entra nel vivo: grigliate, musica live, giochi, concorsi per la cottura perfetta, lo spirito più coinvolgente e gli allestimenti più originali. Chi non partecipa in gregge può comunque vivere l’evento grazie agli stand gastronomici, all’animazione per famiglie e alla musica dal vivo. Un villaggio pasquale dove la tradizione incontra l’allegria.

MARKETING TERRITORIALE – Nessuna agenzia, nessun piano editoriale artificiale: la promozione nasce dal basso, dai cittadini, dalle Pro loco, dalle associazioni culturali. È un marketing dell’anima, che riesce a fare sistema e a valorizzare borghi spesso dimenticati dal turismo di massa. E funziona: chi ospita Arrostiland ottiene visibilità, turismo di prossimità, nuovi flussi economici e un enorme ritorno di immagine.

EVENTO IN SICUREZZA – Con grande popolarità arrivano anche grandi responsabilità. Il Comune che si aggiudicherà l’organizzazione di Arrostiland 2026, infatti, dovrà predisporre un piano di sicurezza dettagliato, in collaborazione con le autorità competenti. Lo impone non solo la portata dell’evento, ma anche il rispetto delle normative regionali e nazionali sui grandi eventi pubblici. La sicurezza è una priorità assoluta, soprattutto in una manifestazione che vede la partecipazione trasversale di famiglie, comitive numerose e visitatori di ogni età.

I REEL PER LA FINALISSIMA – Dopo Ferragosto ci sarà il primo verdetto. Tra click e fornacelle, community digitali e tradizione orale, questa sfida epica all’ultimo arrosticino si avvia alla fase cruciale. Una volta superata la soglia del Sondaggione, la selezione entrerà nel vivo. Gli otto Comuni finalisti dovranno realizzare brevi video promozionali in cui i sindaci stessi diventeranno testimonial del proprio territorio, raccontandone le bellezze, le tradizioni, l’accoglienza e, ovviamente, la passione per gli arrosticini. A quel punto, una giuria selezionata decreterà le tre località più convincenti, nelle quali saranno effettuati i sopralluoghi ufficiali da parte degli organizzatori e dei capogregge storici di Arrostiland. Il nome del Comune vincitore sarà rivelato l’8 dicembre. Ma, in fondo, chiunque partecipi, vince. Perché Arrostiland è più di un festival: è una dichiarazione d’amore per l’Abruzzo.

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