Cinque Stelle: «La Regione Abruzzo sospenda le relazioni con Israele finché non termina lo sterminio palestinese»

Una risoluzione è stata presentata negli uffici del consiglio abruzzese all'Aquila dalla consigliera regionale del M5S, Erika Alessandrini
L’AQUILA. Una risoluzione per "sospendere ogni rapporto e relazioni tra la Regione Abruzzo e Israele finché dura lo sterminio dei palestinesi", è stata presentata lo scorso 5 agosto negli uffici del consiglio abruzzese all'Aquila dalla consigliera regionale del M5S Erika Alessandrini. Lo comunica in un nota la stessa esponente pentastellata. La proposta firmata insieme al capogruppo, Francesco Taglieri, sarà discussa alla prima seduta dopo la pausa estiva. L'iniziativa arriva dopo che nella riunione che si è conclusa nella notte tra il 5 e il 6 agosto, il consiglio abruzzese, su proposta delle opposizioni di centrosinistra, ha approvato un emendamento che stanzia 500mila euro per aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. "Il grido soffocato dei bambini sotto le macerie, gli occhi svuotati delle madri che li hanno persi, la fame usata come arma di guerra, gli ospedali diventati bersagli - spiega Alessandrini -: davanti a tutto questo, tacere significa essere complici. Per questo, come Movimento 5 Stelle Abruzzo, abbiamo depositato una risoluzione che sarà discussa nella prima seduta utile del consiglio regionale, chiedendo la sospensione immediata di ogni relazione economica, istituzionale, amministrativa e di cooperazione della Regione Abruzzo con lo Stato di Israele, fino a quando non sarà ristabilito il rispetto del diritto internazionale e cessata la violenza contro la popolazione civile palestinese". "Non possiamo più girarci dall'altra parte. Come donna, come rappresentante delle istituzioni, mi sento profondamente coinvolta e chiamata in causa di fronte a una tragedia che interroga la nostra umanità e la nostra coscienza collettiva - ha concluso -. Le immagini che ci arrivano ogni giorno da Gaza parlano da sole: ci raccontano un'ingiustizia che si consuma nel silenzio e nella complicità. Il dolore delle madri palestinesi, il vuoto lasciato da ogni vita spezzata, ci appartiene, ci riguarda".