D’Orsogna: fermate Ombrina Mare 2

24 Agosto 2012

«La Mediterranean Oil and Gas punta alla piattaforma di petrolio sulla costa teatina»

PESCARA. «La ditta inglese Mediterranean Oil and Gas ha annunciato ai propri investitori di essere pronta a sviluppare la concessione Ombrina Mare lungo la costa teatina. Il progetto prevede la trivellazione di un pozzo e l'installazione diuna piattaforma petrolifera permanente a soli 5 chilometri da riva e di una nave desolforatore Fpso a 9 chilometri dalla costa».

A sostenerlo è Maria Rita D’Orsogna, docente del dipartimento di matematica all’Università del Sud della California, originaria di San Salvo e ambientalista in prima linea contro le attività di estrazione di idrocarburi in Abruzzo, che invita il governatore Gianni Chiodi, sindaci della zona costiera e parlamentari abruzzesi a mobilitarsi contro il progetto.

«La Fpso», dice D’Orsogna, »servirà per una prima raffinazione del greggio e sarà completa di fiamma perenneper smaltire gli eccessi di idrogeno solforato. Emetterà circa 200 tonnellate di rifiuti da combustione al giorno e sarà illuminata 24 ore su 24, come descritto nei progetti della

Mog». La località scelta per questo «entro oli a mare», sostiene D’Orsogna, «è fra San Vito Marina e Ortona, fra due riserve costiere, e comprende una zona di ripopolamento ittico finanziato dalla unione europea. L'amministratore delegato della Mediterranean Oil and Gas, Bill Higgs, dichiara agli investitori che la Mog è attivamente impegnata con i ministeri romani per accelerare la ratificazione dei permessi.

Higgs afferma che il decreto sviluppo varato il 3 agosto 2012 soprassiede la precedente bocciatura imposta nel 2010durante la precedente amministrazione e sotto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. In realtà, nel 2010, Ombrina Mare fu bocciata per incompatibilità ambientale, a causa della presenza di due siti naturalistici di interesse comunitario, di stringenti vincoli paesaggistici».

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