Dal Brennero all'Abruzzo milioni di litri di gasolio di contrabbando

17 Luglio 2020

L'inchiesta della Procura di Bolzano sfociata in sette arresti, sequestri di depositi commerciali, distributori stradali di mezzi, veicoli e denaro contante per una frode stimata di 4,3 milioni di euro

BOLZANO. Milioni di litri di gasolio importati illegalmente e arrivato e stoccato anche in Abruzzo. Una frode stimata di oltre 4 milioni di euro che ha portato a sette arresti e sequestri di numerosi depositi commerciali, distributori stradali di mezzi, veicoli e rapporti finanziari e denaro contante anche in Abruzzo.

Sono i termini dell'operazione denominata "Nozze di Cana" condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla procura della Repubblica di Bolzano, con la collaborazione dei funzionari dell’Agenzia dogane e monopoli di Bolzano. Come riporta l'agenzia Italpress, le indagini hanno inquadrato quella che è stata definita una "agguerrita associazione a delinquere a carattere transnazionale" che in un solo anno, attraverso il valico del Brennero, ha importato illegalmente in Italia circa 7 milioni di litri di gasolio.

Più nel dettaglio, 200 finanzieri e doganieri impiegati in Campania, Lombardia, Puglia, Toscana, Abruzzo e Basilicata, hanno dato esecuzione a provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Bolzano, che hanno portato ai sette arresti, a seguito di ordinanze di custodia cautelare in carcere, nonchè al sequestro di 3 depositi commerciali di prodotti energetici, 13 distributori stradali di carburante, 34 tra motrici, semirimorchi e cisterne adibiti al trasporto di carburanti, una imbarcazione da diporto lunga 18 metri, timbri metallici contraffatti destinati alla creazione di falsi documenti di trasporto (das); 60 rapporti finanziari (fra conti correnti, certificati di deposito, titoli, ecc.), quote societarie e denaro contante fino alla concorrenza di 4,3 milioni di euro.